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Il punto in cui si può immaginare concentrata l’intera massa di un corpo, o di un sistema di corpi.
Modello cosmologico che ipotizza un inizio "caldo", ad altissima temperatura e pressione, per l'Universo: un inizio che si colloca a circa 15-20 miliardi di anni fa. Questo modello ipotizza che l'intero universo era compreso in una bolla migliaia di volte più piccola di una capocchia di spillo, ma più calda e più densa di qualsiasi cosa possiamo immaginare.
Poi, improvvisamente, questa bolla esplose e nacque l'universo come noi lo conosciamo. Tempo, spazio e materia hanno tutti avuto inizio con il Big Bang. In una frazione di secondo, l'universo crebbe, da dimensioni inferiori a quelle di un singolo atomo, fino a superare quelle di un'intera galassia e continuò a crescere ad un ritmo incredibile. L'espansione continua ancora oggi.
Strumento d'osservazione astronomica costituito da un doppio tubo, uno per ogni occhio. È’ caratterizzato da due parametri fondamentali: il diametro dell'obiettivo e l'ingrandimento, parametri riportati normalmente nella forma ixd sullo strumento. Ad esempio un binocolo 7X50 ha diametro dell'obiettivo di 50 mm e 7 ingrandimenti. Il binocolo è un ottimo strumento per l'osservazione di oggetti deboli ed estesi (come le comete), ma anche per lo studio di stelle variabili e per survey di stelle novae.
Sono stelle binarie nelle quali il piano orbitale delle due stelle si trova allineato con la linea di vista dell'osservatore e ciò permette di osservare le eclissi reciproche tra le due stelle e le relative variazioni di luminosità; per questo sono considerate anche stelle variabili e sono dette anche variabili di tipo Algol, dal nome della stella prototipo.
Quando la stella più oscura passa davanti alla più splendente si ha un affievolimento di luce più forte di quando, mezzo giro dopo, è viceversa la più oscura che viene, totalmente o parzialmente, occultata; la prima eclisse si dice principale, l’altra si dice secondaria; se due stelle hanno uguale splendore superficiale le due eclissi sono uguali.
In generale per queste variabili lo spettro risulta dalla sovrapposizione degli spettri delle due stelle e mentre le righe dell’una sono spostate verso il violetto, quelle dell’altra sono spostate verso il rosso; quando le due stelle passano una davanti all’altra, cioè durante le eclissi, allora entrambe né si avvicinano né si allontanano e le righe spettrali delle due stelle si sovrappongono nella loro posizione normale, o posizione di quiete.
Un blazar è una sorgente altamente energetica variabile e molto compatta associata ad un buco nero super-massiccio che si trova al centro di una galassia ospite (sempre una gigante ellittica). Sono tra i più violenti fenomeni nell'universo e sono un importante argomento dell'astronomia extragalattica. La materia catturata cade spiraleggiando nel buco nero centrale e si forma un disco di accrescimento che genera una enorme quantità di energia; sono presenti anche dischi opachi che si estendono per vari parsec tutto intorno.
Perpendicolarmente al disco di accrescimento due getti eiettano plasma ad alta energia che, se orientati verso la Terra, sono la causa della elevata luminosità e della rapida variazione dei blazar.