NGC: 224
Tipo di oggetto: Galassia a spirale
Costellazione: Andromeda
Coordinate (2000): A.R. 0h 42,7min; Dec. +41° 16'
Distanza: 2.300.000 a.l.
Magnitudine visuale: 3,47
Dimensioni apparenti: 180,0' x 60,0'
Dimensioni reali: 120.000 a.l.
La galassia di Andromeda è nota con ogni probabilità da migliaia di anni ma la prima documentazione scritta di una sua osservazione risale solo al 964 d.C. da parte dell’astronomo persiano al-Sufi.
Andromeda è la galassia di grandi dimensioni più vicina alla Via Lattea, molto simile ad essa e probabilmente contenente il doppio di stelle. E' posta a circa 2.300.000 anni luce da noi e questo significa che la osserviamo come era 2.300.000 anni fa.
Questa galassia ha una massa pari a 230 miliardi di masse solari. M31 e la Via Lattea possono essere considerate, a causa della loro vicinanza, un sistema galattico binario.
Recentemente il telescopio spaziale Hubble ha scoperto che Andromeda possiede un “nucleo doppio”. Ciascuno dei due componenti sembra contenere diversi milioni di stelle, concentrate in uno spazio estremamente ridotto.
Una possibile interpretazione del fenomeno è quella che l’ammasso più brillante sia il residuo di una galassia cannibalizzata da M31. Un’altra interpretazione suggerisce che il vero centro della galassia appaia sdoppiato a causa dell’assorbimento di una fascia di polveri posta di traverso che crea l’illusione dei due picchi.
Un'altra particolarità del nucleo di M31 è la possibile presenza di un buco nero supermassiccio con una massa stimata di 30.000.000 di Soli che presenta la peculiarità di avere una temperatura del disco di accrescimento di "appena" 1.000.000 di gradi (molto più bassa del normale), fenomeno del quale, per ora, non si conoscono le cause.
Lo studio della Galassia di Andromeda ha portato ad una migliore conoscenza anche della nostra Galassia permettendo, tra le altre cose, di scoprire che esistono due distinte popolazioni stellari e di conseguenza ha condotto ad una migliore conoscenza dei meccanismi che regolano l'evoluzione delle stelle.
Date le sue grandi dimensioni, circa 6 volte il diametro della Luna piena, risulta spettacolare nei binocoli e nei piccoli telescopi mentre, in strumenti medi, fino a circa 200 mm. di apertura, è possibile la visione dei numerosi ammassi globulari in essa contenuti ed anche della nube stellare più ricca, che si è meritata il numero 206 del New General Catalogue.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la ripresa fotografica di questa galassia non è facilissima poiché, trattandosi di un oggetto non particolarmente luminoso, richiede un cielo molto buio ed una quota altimetrica di almeno 600-700 metri per un miglior contrasto dell'immagine.