Scoperto da Maraldi nel 1746, è uno degli ammassi globulari più ricchi e compatti della nostra Galassia, con un nucleo particolarmente brillante.
Di forma spiccatamente ellittica, risulta risolvibile in stelle solo nella parte periferica, mentre la parte centrale ospita, probabilmente, un oggetto supermassiccio, simile a quelli che si trovano nei nuclei galattici. Il candidato più probabile risulta essere un buco nero.
Al suo interno sono state individuate 112 stelle variabili (di cui una è una Cefeide di popolazione II), diverse pulsar e stelle di neutroni, ed anche una nebulosa planetaria (Pease 1 o K648) di mag. 13,8 e diametro di soli 3".
M15 si sta avvicinando a noi alla velocità di 100 km/sec.
Con strumenti di 200 mm. di apertura si riesce a risolvere la periferia dell'ammasso in stelle, mentre con strumenti di 350 mm. o superiori, è possibile vedere la nebulosa planetaria.