Le Perseidi sono uno sciame meteorico che la Terra si trova ad attraversare durante il periodo estivo nel percorrere la sua orbita intorno al Sole. La pioggia meteorica si manifesta dalla fine di luglio fino oltre il 20 agosto e il picco di visibilità è concentrato attorno al 10/12 agosto, con una media di circa un centinaio di scie luminose osservabili ad occhio nudo ogni ora. Ciò rende questo sciame tra i più rilevanti in termini di osservabilità tra tutti quelli incrociati dal nostro pianeta nel corso della sua rivoluzione intorno al Sole.
Queste meteore sono chiamate Perseidi perché appaiono dalla direzione generale della costellazione di Perseo (anche se in tempi più moderni il radiante si è spostato fino a lambire la confinante costellazione della Giraffa).
Il flusso di detriti è chiamato “nuvola delle Perseidi” e si estende lungo l'orbita della cometa Swift-Tuttle, che ha un nucleo di circa 10 km. La nube è costituita da particelle espulse dalla cometa mentre percorre la sua orbita di 133 anni. La maggior parte delle particelle fa parte della nube da circa mille anni. Tuttavia, c'è anche un filamento di polvere relativamente giovane nel flusso che è stato staccato dalla cometa nel 1865, che può dare un mini-picco anticipato il giorno prima dello sciame massimo. Le dimensioni della nube in prossimità della Terra sono stimate in circa 0,1 unità astronomiche (UA) di diametro e 0,8 UA lungo l'orbita terrestre, distribuite in base alle interazioni annuali con la gravità terrestre. Il suo ultimo passaggio al perielio è avvenuto nel 1992, e il prossimo si realizzerà nel 2126, per cui le meteore che noi vediamo ora sono particelle rilasciate durante le passate orbite della cometa.
Le prime osservazioni dello sciame delle Perseidi furono fatte dai Cinesi nel 36 d.C. Fu però soltanto nel 1866, a seguito del passaggio al perielio della Swift-Tuttle del 1862, che l'astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli riuscì a scoprire il legame tra gli sciami meteorici e le comete.
Le Perseidi in Italia sono note come Lacrime di San Lorenzo e il fenomeno, tradizionalmente collegato alla notte del 10 agosto intitolata a San Lorenzo martire, è noto anche come la notte di San Lorenzo. Secondo una leggenda popolare esse rappresenterebbero le scintille sollevate dalle braci del martirio del santo che, sospese nel cielo, tornano sulla Terra una volta all'anno il 10 agosto, data canonica del suo calvario.