Se non sapete cosa fare dopo il tramonto e siete un po’ giù di corda, ci pensano due comete a rendere questo mese ricco di aspettative

 

S O L E   L U N A
1 ottobre 7:09 18:54   7 ottobre Luna Piena 05h 47m
15 ottobre 7:24 18:30   13 ottobre Ultimo Quarto 20h 13m
31 ottobre 6:43 17:07   21 ottobre Luna Nuova 14h 26m
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 21 minuti   29 ottobre Primo Quarto 17h 21m
       

 

Se non sapete cosa fare dopo il tramonto e siete un po’ giù di corda, ci pensano due comete a rendere questo mese ricco di aspettative e speriamo anche di reali spettacoli celesti. Sappiate però che nulla è garantito, vista l’imprevedibilità di questi oggetti. Parliamo delle comete C/2025 A6 (Lemmon), scoperta nel gennaio di quest’anno, e C/2025 R2 (SWAN), scoperta lo scorso 11 settembre dall’omonimo strumento a bordo della sonda SOHO. Entrambe sono classificate come comete non periodiche, cerchiamo di osservarle adesso perché, a quanto attualmente stimato, sappiamo già che incontreranno nuovamente la Terra in epoche talmente future da dimenticarcene.

La cometa C/2025 A6 Lemmon, con un periodo di oltre un milione di anni, passerà al perigeo il giorno 21 ottobre, quando si troverà ad una distanza di circa 0,6 UA, cioè a 90 milioni di km da noi. Nei primi giorni del mese sarà immersa nelle luci del crepuscolo, essendo visibile da dopo il tramonto nella costellazione dell’Orsa Maggiore molto bassa sull’orizzonte nord-ovest. Poi passerà nella costellazione dei Cani da caccia a metà mese e successivamente la sua visibilità aumenterà fino al 21, quando transiterà nella costellazione del Bootes a partire dal tramonto del Sole poco prima delle 19 fino verso le 9 di sera sull’orizzonte ovest. In questi giorni, se la sua luminosità lo permetterà, sarà anche facile da trovare grazie alla presenza della stella Arturo, che ci indicherà la direzione verso cui guardare. Un binocolo o un telescopio potrebbe essere provvidenziale per poterla osservare al meglio.

L’altra, la cometa C/2025 R2 SWAN, con un periodo orbitale stimato di circa 22.500 anni, fra il 18 e il 21 ottobre passerà molto vicina alla Terra, a circa 39 milioni di km. Se la sua luminosità rimarrà piuttosto stabile, potrà diventare ben visibile anche ad occhio nudo. In ottobre la cometa attraverserà parecchie costellazioni, dalla Bilancia ad inizio mese, fino alla costellazione dell’Acquario a fine mese. Tra il 18 e il 21 ottobre, giorni di migliore visibilità, si troverà nelle costellazioni dello Scudo e al confine tra il Sagittario e l’Aquila. Volgete lo sguardo verso sud sud-ovest a partire da dopo il tramonto del Sole, fino al tramontare della cometa stessa. Anche in questo caso è consigliabile un buon binocolo e cieli lontani dalle luci cittadine e, naturalmente, un orizzonte libero da ostacoli. Nei primi giorni del mese la cometa sarà molto bassa sull’orizzonte e immersa nelle luci del tramonto. Poi con il passare dei giorni la sua osservabilità dovrebbe migliorare, sia per l’avvicinamento alla Terra sia perché angolarmente più distante dal Sole. E proprio dopo la metà del mese, approfittando anche dell’assenza della Luna, la cometa, dopo il tramonto, apparirà più alta sull’orizzonte e quindi osservabile per più tempo e con un cielo più buio, tramontando addirittura dopo le 23.

In questo mese la Luna sarà piena il 7 alle 05:47, all’ultimo quarto il 13 ottobre alle ore 20:13, Luna nuova il 21 del mese alle 14:26 e al primo quarto il 29 di ottobre alle 17:21.

Saturno rimane ancora per questo mese il pianeta osservabile per quasi tutta l’intera nottata, ben visibile di magnitudine 0,7 tra la costellazione dell’Acquario e quella dei Pesci. Con il passare dei giorni del mese anticiperà il suo sorgere e quindi anche il suo tramonto, culminando al meridiano a mezzanotte e mezza all’inizio e alle 21:20 alla fine del mese. Il giorno 5 verso la mezzanotte sarà vicino alla Luna quasi piena. Entrambi gli astri saranno ben alti sull’orizzonte in direzione sud.

Giove sarà visibile per tutto il mese nella seconda parte della notte. Con il passare dei giorni anticiperà di poco il suo sorgere, intorno alla mezzanotte. Di magnitudine -2,2 splenderà nella costellazione dei Gemelli facendo visita a Castore e Polluce. Il 14 del mese, all’incontro parteciperà anche la Luna.

Venere sarà ancora l’astro del mattino, ben visibile prima del sorgere del Sole verso est. Il 19 del mese sarà in congiunzione con una sottilissima falce di Luna decrescente. Entrambi gli astri saranno visibili a est bassi sull’orizzonte, intorno alle 6:30 del mattino.

Diamo ora uno sguardo alle costellazioni principali di questo mese, visibili soprattutto nelle notti senza il rischiarare del nostro satellite. Con lo sguardo alto sull’orizzonte e verso sud sono ben riconoscibili il grande quadrato di Pegaso e la costellazione di Andromeda alla sua sinistra. Poco distante rispetto ad Alpheratz, la stella in comune alle due costellazioni, è possibile osservare già ad occhio nudo e sicuramente con un binocolo la grande galassia di Andromeda.

Principale galassia del gruppo di galassie locale, dista da noi soltanto due milioni e mezzo di anni luce. In questa zona di cielo è possibile osservare un’altra galassia vicina: M33 - Galassia Triangolo nella costellazione del Triangolo. Anch’essa galassia del gruppo locale insieme alla galassia di Andromeda e alla nostra Via Lattea, dista da noi 2,9 milioni di anni luce mostrando la spettacolare struttura a spirale dei suoi bracci.

Spostando lo sguardo verso lo zenit incontriamo le bellissime Cassiopea e Perseo con il doppio ammasso stellare posizionato tra le due costellazioni. Mentre verso ovest le costellazioni estive stanno per tramontare, verso est sorgono quelle invernali e già nelle mezzanotti di ottobre la costellazione del Toro, con lo splendido ammasso delle Pleiadi e la costellazione dell’Auriga con la stella Capella stanno guadagnando il cielo precedendo la costellazione di Orione.

E proprio in questa ultima, per rimanere in tema cometario, è posizionato il radiante dello sciame meteorico delle Orionidi, con un periodo di attività dal 2 ottobre al 7 novembre. Il picco è aspettato nella notte tra il 20 e il 21 del mese. Questo sciame, originatosi dalla cometa di Halley, talvolta può anche dare origine a dei bolidi, ossia meteore più luminose di ogni altra stella o pianeta nel cielo.

Segnaliamo anche lo sciame delle Draconidi, formato da meteore spesso imprevedibili e che possono dare luogo a esplosioni spettacolari. Tuttavia il periodo di attività dal 6 al 10 ottobre, in concomitanza con la Luna piena, renderà difficile la loro osservazione.

Insomma, tra comete e meteore il 21 ottobre potrebbe essere una data astronomicamente memorabile. Speriamo soltanto che lo sia veramente, perché altrimenti, anziché parlarne, ci toccherà tornare a casa con la coda cometaria… tra le gambe.