Cielo del mese

 

S O L E   L U N A
1 gennaio 7:40 16:52   7 gennaio Primo Quarto 00h 56m
15 gennaio 7:37 17:06   13 gennaio Luna Piena 23h 27m
31 gennaio 7:26 17:26   21 gennaio Ultimo Quarto 21h 31m
Nel corso del mese le giornate si allungano di circa 48 minuti   29 gennaio Luna Nuova 13h 36m
       

Archiviato il 2024, il cielo del nuovo anno ci riserverà molte sorprese che scopriremo con il passare dei mesi. Iniziamo naturalmente con gennaio. Il 4 gennaio alle ore 15 la Terra si troverà al Perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147.103.679 km.

In questo mese Venere sarà ben visibile verso ovest dopo il tramonto del Sole. Brillerà di magnitudine -4 guadagnandosi l’attributo di pianeta del tramonto. Anche Saturno, molto meno luminoso di Venere, sarà visibile per qualche ora sull’orizzonte sud-ovest appena dopo il tramonto del Sole. Raggiunta l’opposizione il mese scorso, Giove sarà ancora ben visibile per tutta la notte, tramontando a fine mese poco dopo le 3 del mattino. Marte sarà anche lui visibile per tutto il mese e per tutto l’arco della notte. Raggiungerà l’opposizione il 16 gennaio quando sarà visibile dal tramonto all’alba e raggiungerà la massima altezza verso la mezzanotte e mezza.

Il 3 gennaio al tramonto potremo osservare la Luna, con la sua falce sottile, vicinissima a Venere, quest’ultima brillante come solo lei sa fare. Cerchiamoli al calar del Sole verso le cinque di pomeriggio guardando in direzione sud-sud-ovest. Con lo scurirsi del cielo inizierà ad essere visibile poco più a sinistra in alto – Saturno - anche lui nella costellazione dell’Acquario. E se il 3 siamo fuori ad osservare il cielo non perdiamo l’occasione di osservare lo sciame delle Quadrantidi. Sono meteore particolari, con scie corte ma che producono bellissime palle di fuoco in cielo. Il picco è aspettato sempre in serata ed è di durata piuttosto breve, di circa 6 ore. La Luna non disturba le osservazioni, soprattutto dopo il suo tramonto, e nei casi più fortunati è possibile osservare fino a oltre cento meteore all’ora, anche se normalmente possiamo accontentarci di un tasso di 25 meteore all’ora.

E ora prepariamoci all’evento del mese, l’occultazione di Saturno da parte della Luna la sera del 4 gennaio. Sarà una bellissima e stupenda occultazione da non perdere. Per l'Italia il fenomeno sarà visibile su quasi tutto il territorio escludendo le zone più a sud-ovest della Sicilia e la punta della Calabria. Ma in queste zone ci sarà ugualmente lo spettacolo di una congiunzione radente molto stretta soprattutto perché Saturno si troverà nel lembo della Luna non illuminato dal Sole. Anche questa sera la Luna mostrerà una bellissima falce e l’ora dell’occultazione è particolarmente comoda iniziando nel territorio italiano alle 18:30 ora locale e terminando alle 19:37. I due astri saranno facilissimi da osservare già visibili appena dopo il tramonto del Sole e a una trentina di gradi dall’orizzonte sud-ovest. Poco sotto la Luna, Venere brillerà di magnitudine -4 completando la bellissima vista del cielo. Il consiglio è quello di prepararsi ben in anticipo in modo da non perdere gli istanti di inizio occultazione ma soprattutto per poter apprezzare l’avvicinamento prospettico dei due corpi celesti. Per chi ha un telescopio sarà bellissimo osservarlo mentre viene occultato dal lembo oscuro della Luna e vederlo riapparire da quello luminoso ma anche con un binocolo o solo ad occhio nudo l’occultazione sarà fantastica ugualmente!

Diamo ora uno sguardo alle fasi Lunari. La Luna sarà al primo quarto il 7 gennaio, Luna Piena il 16 del mese, ultimo quarto il 21 di gennaio e Luna nuova il 29 del mese.

La notte del 9 è possibile osservare un incontro prospettico tra la Luna e le Pleiadi. L’avvicinamento più stretto si osserverà con i due astri al tramonto verso le 3 e mezza del 10 ma già dalla sera del 9 potremo seguire la Luna che con il passare delle ore si avvicina sempre più all’ammasso di stelle.

Il 10 sera invece la Luna sarà vicina a Giove nel mezzo della costellazione del Toro, dell’Auriga e di Perseo. Il 14 al mattino presto ci sarà una strettissima congiunzione tra la Luna e Marte. Si potranno osservare verso l’orizzonte ovest. La loro vicinanza permetterà di osservarli addirittura nello stesso campo di un telescopio a bassi ingrandimenti, e sarà anche sicuramente bello osservarli con un binocolo o ad occhio nudo. La massima vicinanza sarà verso le 5 e mezza del mattino del 14 gennaio ma potrete seguire il loro avvicinamento già dalla sera prima. La sera del 20 Saturno e Venere saranno in congiunzione. Visibili sull’orizzonte sud-ovest da dopo il tramonto del Sole fino a circa le otto di sera quando anche loro tramonteranno.

Diamo uno sguardo alle costellazioni visibili in questo inizio dell’anno. Nella prima parte della notte il cielo è ornato dalle costellazioni del Toro, di Orione, dell’Auriga e di Perseo, mentre Andromeda e Pegaso, al tramonto verso ovest, ci stanno lentamente abbandonando. La stella Sirio, la più luminosa del cielo, è ben visibile prolungando verso il basso le tre stelle della cintura di Orione. Con lo scorrere delle ore l’Orsa Maggiore si alzerà sempre più in cielo. Verso la mezzanotte, troveremo le costellazioni dei Gemelli e del Cancro ben alte quasi allo zenit e nella seconda parte della notte, guardando verso sud, sarà ben evidente la costellazione del Leone e poi verso est quella del Boote con la luminosa stella Arturo.

Buone osservazioni e Buon Anno!

 

S O L E   L U N A
1 dicembre 7:21 16:41   1 dicembre Luna Nuova 07h 21m
15 dicembre 7:33 16:41   8 dicembre Primo Quarto 16h 27m
31 dicembre 7:40 16:51   15 dicembre Luna Piena 10h 02m
    22 dicembre Ultimo Quarto 23h 27m
  30 dicembre  Luna Nuova  23h 27

Ed eccoci arrivati all’ultimo mese di questo 2024 astronomico. Approfittando delle giornate di luce piuttosto corte, avremo ancora modo di ammirare la costellazione del Cigno a nord-ovest e le costellazioni di Pegaso ed Andromeda. Ma con l’avanzare della notte le costellazioni del Toro, dell’Auriga, di Orione e dei Gemelli daranno spettacolo, soprattutto nel periodo dove la Luna non disturba rischiarando il cielo. Il periodo migliore per osservare le stelle e gli oggetti celesti di profondo cielo è quindi durante i primi e gli ultimi dieci giorni del mese, quando la fase della Luna è lontana dall’essere piena. La costellazione di Orione, che in questo mese culmina circa alla mezzanotte, è un incredibile contenitore di oggetti celesti e interessanti stelle. Potremo apprezzare la differenza di colori tra la gigante rossa Betelgeuse e la gigante blu Rigel, ma il meglio lo riserva l’osservazione della splendida M42, o grande nebulosa di Orione, visibile anche ad occhio nudo e che ci accompagnerà per qualche mese ancora.

Vicinissima a M42 esiste una piccola nebulosa, chiamata Nebulosa dell’Uomo che corre o Running Man Nebula, dove il telescopio Hubble ha fotografato un insieme di nebulose piuttosto rare che si verificano quando il gas caldo espulso da una stella appena nata si scontra con il gas e la polvere circostante, creando onde d’urto luminose. Non lontano, ma visibile soltanto con un telescopio, nella costellazione dell’Unicorno è possibile osservare la Nebulosa Rosetta. Come la grande nebulosa di Orione ed NGC 1977, è una nebulosa di intensa formazione stellare. Un ottimo periodo per festeggiare il Natale delle stelle.

In questo mese Venere al tramonto splende addirittura di magnitudine -4 verso l’orizzonte ovest, mentre Giove e Marte sono visibili per tutta la notte splendenti rispettivamente nelle costellazioni del Toro e del Cancro. Saturno ci fa ancora visita nella prima parte della notte, tramontando verso la mezzanotte a inizio mese e verso le dieci e mezza di sera alla fine di dicembre.

In questo mese avremo ben due sciami meteorici degni di nota. Il primo, le Geminidi, osservabile tra il 2 e il 21 dicembre, raggiungerà il picco di attività tra il 13 e il 14. È lo sciame meteorico più intenso dell'anno, offrendo spesso scie luminose e colorate. Offre anche una buona attività prima di mezzanotte, poiché in questo mese la costellazione dei Gemelli è ben posizionata dalle dieci di sera in poi. Purtroppo, la Luna quasi piena nel periodo del massimo ridurrà notevolmente il numero di meteore osservate. Sotto cieli limpidi e trasparenti, è possibile comunque osservare molte meteore luminose guardando in una direzione con la Luna alle spalle. Questo sciame è l’unico tra quelli finora conosciuti ad avere come progenitore un asteroide. Il secondo sciame, le Ursidi ha un periodo di attività dal 16 al 26 dicembre. Il massimo è aspettato tra il 21 e il 22 del mese. Sono spesso trascurate perché la frequenza è molto inferiore a quella delle Geminidi. Durante il massimo, normalmente si potranno osservare 5-10 Ursidi nel periodo che precede l’alba. Anche questa volta, una Luna all’ultimo quarto, presente nel cielo mattutino, oscurerà le meteore più deboli.

Ed ora uno sguardo al calendario dell’avvento astronomico – dove si saltano i giorni, non ci si ferma al 25, e dove in un giorno solo si può trovare anche più di una sorpresa.

1 dicembre. È Luna nuova e perciò iniziamo il mese con un nuovo ciclo di fasi lunari.

4 dicembre. La Luna e Venere saranno molto vicini tra loro, a poco più di 2° in cielo con la Luna che mostra una piccola falce sottile. I due astri saranno visibili subito dopo l’imbrunire fino a circa le 18, quando tramonteranno sull’orizzonte sud ovest.

5 dicembre. La Luna sarà sempre vicina a Venere ma dal lato opposto e soprattutto in mezzo, a circa 1/3 di distanza da Venere, ci sarà anche Plutone. Non sarà visibile ad occhio nudo ma quando osserverete i due astri più brillanti non dimenticatevi della presenza del nostro caro ex nono pianeta.

6 dicembre. Giove sarà al perigeo, nel punto più vicino alla Terra, preparandosi per l’opposizione.

7 dicembre. Giove sarà all’opposizione, ben alto nel cielo e con la sua magnitudine di -2,8 risplende in una zona celeste densa di belle costellazioni. Un invito ad osservarlo per tutto il mese. Già con un buon binocolo è possibile vedere i suoi quattro satelliti più brillanti. In questo giorno con una configurazione particolarmente favorevole all’osservazione a basso ingrandimento.

8 dicembre. La Luna sarà al primo quarto e ci sarà un incontro prospettico tra il nostro satellite e Saturno. L’allineamento sarà ben visibile da dopo il tramonto del Sole fino a circa le 22.30 quando i due astri, dapprima sopra l’orizzonte sud, tramonteranno poi a ovest.

13 dicembre. La Luna incontrerà l’ammasso delle Pleiadi. Da dopo il tramonto del 13 fino a notte fonda del 14 è possibile seguire il moto della Luna rispetto all’ammasso aperto M45. La forte luminosità della Luna renderà difficile la visione delle stelle dell’ammasso ma un binocolo o un telescopio a bassi ingrandimenti potrà aiutare l’osservazione dei due oggetti celesti.

14 dicembre. La Luna sarà ben alta nella costellazione del Toro e quindi vicina a Giove. Entrambi ben visibili sostanzialmente per tutta la notte.

15 dicembre. In questo giorno la Luna sarà piena e illuminerà il cielo per tutta la notte, sorgendo alle 16.30 e tramontando alle 8 del giorno dopo.

18 dicembre. La Luna e Marte ci delizieranno con un loro avvicinamento prospettico per tutta la notte fonda fino all’alba. Saranno già vicini alla sera del 17 al loro sorgere ma, col passare delle ore, si avvicineranno sempre più.

21 dicembre. È il Solstizio d’inverno. Il Sole raggiunge il punto di minima declinazione e noi, ammiratori del cielo, avremo ben 15 ore per osservare la volta stellata. Da oggi in avanti le ore di luce aumenteranno sempre più, rosicchiando lentamente quelle di buio.

30 dicembre. È ancora Luna nuova e questa sera finiscono gli appuntamenti in cielo, pronti per la serata del 31 per un nuovo ciclo, oltre che lunare, anche annuale.

Buon 2025!

 

S O L E   L U N A
1 ottobre 7:09 18:53   2 ottobre Luna Nuova 20h 49m
15 ottobre 7:25 18:30   10 ottobre Primo Quarto 20h 55m
31 ottobre 6:44 17:07   17 ottobre Luna Piena 13h 26m
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 21 minuti   24 ottobre Ultimo Quarto 10h 03m
       

L’oggetto clou di questo mese è la grande Galassia di Andromeda. Distante 2,5 milioni di anni luce in cieli bui è facile osservarla essendo ben visibile ad occhio nudo. Nei primi giorni del mese culmina al meridiano all’una di mattina circa. Meglio, perciò, cercare di osservarla in questo periodo. La Luna non disturba le osservazioni e trovarla non è difficile. Identificate il grande quadrato di Pegaso, muovetevi verso la costellazione di Andromeda. Alla seconda stella virate a destra e dopo altre due stelle troverete M31. È la galassia più massiccia del nostro ammasso locale al quale appartiene anche la nostra, la Via Lattea. Misteriosa ad occhio nudo, bella al binocolo, imponente al telescopio e superba in fotografia, ha l’iconica forma a spirale vista da un’angolazione inclinata. In un turbinio di attrazione gravitazionale le due galassie, la nostra e quella di Andromeda, si stanno avvicinando l’una all’altra. Tra circa quattro miliardi di anni si incontreranno in un corteggiamento prima, e in un abbraccio poi, per poi fondersi insieme. Parteciperà all’incontro anche la galassia M33 nel Triangolo, anch’essa ben visibile in questo periodo. Addirittura, da uno studio recente sembra che le due galassie, la nostra e quella di Andromeda, si stiano già scambiando effusioni. Alcune tipologie di stelle, le RR Lyrae, si trovano addirittura a metà strada tra le due galassie cosicché la separazione tra le due spirali cosmiche non sembra poi così netta e di fatto tra le due galassie non c’è spazio vuoto. Non ci resta allora che aspettare!

Nella prima parte della notte, a partire dalle 21 è ancora ben riconoscibile, guardando a sud-ovest, il Triangolo estivo con le costellazioni della Lira, Cigno e Aquila. Ma andando avanti con le ore alla mezzanotte culminano il quadrato di Pegaso e Andromeda, la costellazione dei Pesci e quella dell’Ariete e più in basso la Balena. Il Toro, l’Auriga e Orione, si fanno ben notare a notte fonda fino al mattino. Tra le costellazioni circumpolari, a mezzanotte Cassiopea, Cefeo e Perseo sono prossime allo zenith in posizione perfetta per essere osservate in tutto il loro splendore.

Saturno sarà ancora ben visibile per tutto il mese, ma pian piano anticiperà il proprio tramontare apprestandosi a diminuire la sua visibilità. Tramonterà a fine mese verso l’una del mattino e perciò resterà comunque ben visibile per tutta la prima parte della notte, anche dopo la metà di ottobre.

Giove nel Toro e Marte nei Gemelli saranno i due pianeti più importanti di questo autunno. Marte sorge dopo la mezzanotte e Giove intorno alle 10 di sera. Culmineranno al meridiano verso le 4 del mattino e per gli amanti della notte saranno due astri particolarmente evidenti in cielo. Giove, nel cielo di ottobre ben più luminoso di ogni altro astro, a parte la Luna, e Marte rosso arancio come una grossa zucca. Il 31 ottobre sarà un’occasione alla mezzanotte per vederlo verso est a circa una ventina di gradi sopra l’orizzonte, sperando che le creature della notte di Halloween rimangano addormentate.

La Luna sarà Nuova il 2 ottobre, al Primo Quarto il 10 del mese, Luna Piena il 17 ottobre e Ultimo Quarto il 24 del mese.

Anche questo mese non mancheranno alcune congiunzioni. Il 14 la Luna e Saturno saranno molto vicini tra loro, a meno di 1 grado di distanza angolare in cielo. È possibile osservare i due astri già dall’imbrunire fino al loro tramonto verso le 4 del mattino. Apprezzabile il variare della loro posizione relativa con il passare delle ore. Il 19 invece il nostro satellite si avvicinerà prospetticamente all’ammasso delle Pleiadi, occultandone una parte. Sarà un passaggio radente e le stelle occultate saranno le meno brillanti dell’ammasso. Nonostante la Luna rischiari parecchio il cielo rendendo l’ammasso meno contrastato, l’occultazione potrà essere comunque seguita ugualmente, meglio con un binocolo o un piccolo telescopio a bassi ingrandimenti e largo campo. Il 21 ottobre è il turno di Giove. Sebbene la congiunzione avvenga la mattina del 21 con il Sole già sorto, potremo ammirare i due astri sia la mattina presto prima dell’alba guardando a sud e ben in alto, sia la sera del 21 a partire dalle 10 al loro sorgere verso est, bassi sull’orizzonte. In questa carrellata non può mancare Marte. Il 23 ottobre a partire dalle 11 di sera la Luna e il Pianeta Rosso sorgeranno a est e culmineranno al meridiano verso le 5 e mezza del mattino.

Per gli amanti delle sfide, soprattutto fotografiche, il 5 ottobre al tramonto del Sole, verso l’orizzonte sud-ovest saranno visibili una sottilissima falce di Luna e poco sopra Venere. Entrambi difficilissimi da osservare immersi nelle luci del Sole. Dopo le 18, facendo attenzione a non abbagliarsi al Sole o, peggio, puntarlo con uno strumento, attendete il momento propizio per scovare i due astri, meglio se con una skyline accattivante.

Da non perdere assolutamente l’osservazione della cometa C/2023 A3 Tsuchinshan Atlas che passata vicino al Sole a fine settembre, il giorno 12 ottobre passerà nel punto più vicino alla Terra. Si potrà tentare di osservarla e seguirla già da subito appena dopo il tramonto, bassissima sull’orizzonte ovest. Poi con il passare dei giorni aumenterà la distanza angolare dal Sole e quindi potrebbe essere più facile da osservare; senonché la sua luminosità calerà a causa dell’allontanamento dal Sole. Data la proverbiale imprevedibilità delle comete, tenetela d’occhio giorno dopo giorno. Attraverserà la costellazione della Vergine, del Serpente e dell’Ofiuco. Interessante il suo passaggio nei pressi dell’ammasso globulare M5 la sera del 15 ottobre. Le comete sono imprevedibili e questa potrebbe destare sorprese inaspettate perché, sopravvissuta al passaggio del Sole, si prospetta una cometa molto luminosa!

 

S O L E   L U N A
1 novembre 6:45 17:06   1 novembre Luna Nuova 13h 47m
15 novembre 7:02 16:51   9 novembre Primo Quarto 06h 56m
30 novembre 7:20 16:42   15 novembre Luna Piena 22h 28m
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 59 minuti   23 novembre Ultimo Quarto 02h 28m
       

A novembre la costellazione di Perseo fa gli onori di casa. Ben alta in cielo, praticamente allo zenith per tutto il mese, non può che essere notata dalla sua riconoscibile forma a Y. In una delle due braccia c’è la stella Algol, la seconda stella più luminosa della costellazione, e l’occhio della Gorgone Medusa. Anche chiamata stella del diavolo o più propriamente, come il nome fa intuire, Gou, un essere simile a un mostro umanoide; insomma, per farla breve, un mostro non morto. Algol è il prototipo delle stelle denominate Variabili ad eclisse. Ossia sistemi binari o multipli dove a turno le stelle si eclissano a vicenda determinando la variazione di luminosità in cielo. Nel caso di Algol, distante 93 anni luce da noi, la luminosità apparente varia tra le magnitudini 2,12 e 3,39 ogni 2 giorni, 20 ore e 49 minuti per un periodo di 10 ore, che equivale alla durata dell'eclisse parziale. Quando la stella più piccola eclissa parzialmente quella principale di colore bianco azzurro.

Oltre alla costellazione di Perseo, il cielo di novembre ci delizia con bellissime costellazioni a carattere invernale. A fianco di Perseo è ben riconoscibile la costellazione dell’Auriga e più in basso quella del Toro, con il noto e bellissimo ammasso aperto M45 - Pleiadi o Le Sette Sorelle. Se avete un binocolo a portata di mano, le Pleiadi sono un bellissimo e facile oggetto celeste da osservare. Ma già che ci siete, spostatevi verso la costellazione dell’Auriga perché al suo interno possiamo trovare altri ammassi stellari, più difficili ma altrettanto belli: sono M36, M37 e M38. Tre ammassi aperti, visibili con il binocolo e talvolta sotto cieli bui anche ad occhio nudo. Sotto alla costellazione del Toro non potete ignorare quella di Orione, riconoscibile dalle tre stelle allineate della cintura e le tre più vicine della spada. Lì, proprio al centro della spada, c'è la grande nebulosa di Orione M42. È ben visibile ad occhio nudo e con un binocolo anche in cieli non particolarmente bui. Buona osservazione di questa incredibile regione di gas dove si formano nuove stelle!

La Luna sarà nuova il primo del mese, al primo quarto il 9 di novembre, Luna piena il 15 del mese e all’ultimo quarto il 23 di novembre, per poi essere ancora nuova quasi esattamente un mese dopo, il primo di dicembre.

Giove splende in cielo in tutta la sua grandezza preparandosi all’opposizione il mese prossimo. E prepariamoci anche noi osservandolo per tutto novembre perché sarà visibile per tutta la notte, culmina al meridiano ben alto in cielo, intorno alle 2 ad inizio mese e a mezzanotte a fine mese. Marte, lungo l’eclittica, segue Giove e quindi anch’esso ben visibile ancora meglio per tutta la seconda parte della notte, rosso come sempre. Venere è il pianeta della sera. Al tramonto, in direzione ovest, basso sull’orizzonte, brilla di magnitudine -4. Impossibile non notarlo. Saturno anticipa sempre più il suo tramonto e perciò meglio osservarlo nella prima parte del mese, anche se, tramontando a fine mese intorno alla mezzanotte, risulta ancora visibile dall’imbrunire. Urano è all’opposizione il 17 di novembre nella costellazione del Toro, non lontano dalle Pleiadi. Di magnitudine di poco inferiore alla sesta potrebbe essere visto a occhio nudo in cieli bui e con buona vista. Si può cercarlo con un binocolo o con un telescopio rendendo l’osservazione più semplice. Ma attenzione a non confonderlo con una stella.

Rimanendo confinati nel Sistema solare, novembre è il mese dello Sciame meteorico delle Leonidi, il cui picco è tra il 17 e il 18 novembre. Sciame che ha dato in passato spettacolari piogge meteoriche in cielo ed è legato al passaggio ogni 33 anni della cometa 55P/Tempel-Tuttle. La pioggia di meteore di solito è spettacolare quando la cometa torna a farci visita. Il prossimo passaggio sarà nel 2031 ma anche in questi anni di attesa, in generale si potrebbe avere un tasso meteorico piuttosto alto, di circa 100 meteore all’ora. Purtroppo, quest’anno la Luna si mette in mezzo ed essendo in questi giorni di metà mese quasi piena, disturberà le osservazioni rendendo la pioggia di meteore meno evidente e cancellando alla vista quelle più deboli.

Il 5 del mese Venere e la Luna saranno prospetticamente vicini. La Luna mostrerà una falce sottile, entrambi gli astri saranno immersi nelle luci del tramonto, bassi sull’orizzonte sud sud-ovest. Da osservare a partire dalle ore 17. Da sera inoltrata del 15 fino all’alba del 16 la Luna sarà nei pressi dell’ammasso delle Pleiadi M45. Praticamente piena rischiarerà le stelle dell’ammasso rendendolo difficilmente visibile. Provate comunque con un binocolo. Il 17 di novembre non perdete l’avvicinamento tra la Luna e Giove. A partire dal loro sorgere verso nord est alle 5 di sera e per tutta la notte culmineranno al meridiano alle 2 di notte del 18 novembre. La sera del 19 la Luna sarà vicina a Polluce e poco distante da Marte poi nell’arco della nottata e proseguendo il suo moto il 20 del mese si avvicinerà a Marte. Sembra quasi che uno dei due gemelli abbia tirato una testata alla Luna indirizzandola verso il pianeta rosso, sfiorandolo ma senza colpirlo… La Luna e Marte sorgeranno praticamente insieme e prospetticamente vicini la sera del 20 novembre intorno alle 22 e ci accompagneranno tutta notte fino all’alba del 21.

Con il mese di settembre è arrivato il momento di cambiare stagione. Il 22 precisamente è l’equinozio di autunno

 

S O L E   L U N A
1 settembre 6:38 19:45   3 settembre Luna Nuova 03h 55m
15 settembre 6:52 19:21   11 settembre Primo Quarto 08h 06m
30 settembre 7:08 18:55   18 settembre Luna Piena 04h 34m
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 20 minuti   24 settembre Ultimo Quarto 20h 50m
       

Con il mese di settembre è arrivato il momento di cambiare stagione. Il 22 precisamente è l’equinozio di autunno e da questo giorno in avanti le ore di luce diminuiranno, favorendo l’osservazione del cielo notturno. Finalmente migliorerà l’osservabilità di Marte e Giove che, con il passare dei giorni, anticiperanno il loro sorgere. Saranno sempre visibili nella seconda parte della notte, con Giove che aumenterà apprezzabilmente la sua luminosità. Venere sarà ancora troppo vicino al Sole per essere facilmente osservabile. Saturno invece sarà il pianeta che accompagnerà le nostre notti insonni. L'8 di settembre, infatti, Saturno sarà all’opposizione nella costellazione dell’Acquario. In questo giorno sorgerà alle 19:40, transiterà al meridiano all’una e un quarto raggiungendo un’altezza di circa 40 gradi sopra l’orizzonte e tramonterà poco prima delle 7 del mattino. Non perdete l’occasione di osservarlo al telescopio con i suoi anelli quasi di taglio.

E proprio con questo angolo di vista è possibile, ma solo al telescopio, osservare Titano approcciarsi prospetticamente ai poli del pianeta con gli anelli. Accadrà per il polo sud il 2 alle ore 3,40 del mattino, il 18 alle ore 1:10, mentre per il polo nord il 10 del mese alle 2:20 e a mezzanotte e 10 tra il 25 e il 26 settembre. La Luna sarà nuova il 3, al primo quarto l’11 del mese, Luna piena il 18 e all’ultimo quarto il 24 di settembre.

E con la Luna piena ci sarà un’eclissi parziale di Luna. Purtroppo, la parte oscurata del nostro satellite sarà minima e per giunta al mattino presto del 18. Ma andiamo con calma. La Luna entrerà nella penombra della Terra alle 2:41 del 18 in ora locale. In questa fase ci sarà un lievissimo abbassamento della luminosità di circa mezza magnitudine, difficilmente apprezzabile e poco interessante. La fase di ombra inizierà alle 4 e 12 minuti. Qui si inizierà ad apprezzare bene l’ombra e quindi l’oscuramento del lembo a nord ovest (in alto a destra) che man mano aumenterà. Essendo un’eclisse parziale, la Luna non verrà oscurata completamente. Anzi, l’oscuramento sarà purtroppo marginale. Il massimo avverrà alle 4:44. Poi la Luna inizierà ad uscire dal cono di ombra della Terra e questa fase finirà alle 5:15.

In questa notte Saturno sarà vicino alla Luna eclissata, poco distante in basso a destra. Da notare che la notte prima, ossia la sera del 16 e la mattina del 17 la Luna si troverà, sempre vicina, ma dalla parte opposta a Saturno. A partire dal 22 sera la Luna sarà posizionata tra le Pleiadi, Giove e Aldebaran. Ma l’ora migliore per osservare e fotografare la configurazione celeste è dopo la mezzanotte, intorno alle 3 di notte del giorno dopo. Potete poi continuare ad osservare questa parte di cielo anche i giorni seguenti con il nostro satellite che si sposterà verso Marte. Sarà infatti in congiunzione con Giove il 24 e con Marte il 25 del mese, in una zona di cielo tra le più belle con le costellazioni del Toro, Orione e i Gemelli e facendoci assaporare l’approssimarsi dei cieli invernali.

Per gli amanti delle stelle e degli oggetti celesti deboli, il periodo migliore di osservazione è in assenza della Luna, che rischiarerebbe i cieli; e quindi sicuramente nei primi giorni fin quasi alla metà del mese, e poi negli ultimi giorni di settembre. Avremo modo di osservare ancora il Triangolo Estivo e le costellazioni più appariscenti come quella del Cigno e della Lira, quella del Capricorno e l’Acquario, che in questo mese ospita Saturno, e ben imponente la costellazione di Pegaso, con il suo Quadrato e quella di Andromeda.

Cassiopea sarà ben alta sull’orizzonte, così pure Perseo. Ben visibili con un binocolo il doppio ammasso di Perseo e la galassia di Andromeda M31. Ma la costellazione che merita più attenzione in questo mese, anche se tutt’altro che appariscente, è la costellazione di Cefeo. Quasi allo zenith, dalla forma di classica casetta stilizzata con la punta del tetto vicino alla Stella Polare, da un punto di vista mitologico potrebbe celare un mitico sovrano dell’antica Mesopotamia (figlio di Belos) considerato addirittura l’inventore della scienza delle stelle.

In questa costellazione attraversata dalla Via Lattea ci sono ricchi campi stellari e nebulose, seppur non particolarmente evidenti. Ci sono invece due stelle incredibilmente interessanti. La prima è Delta Cephei, la capostipite delle stelle variabili cefeidi, fondamentali indicatori di distanza celeste con un periodo di variabilità che dipende dalla loro luminosità assoluta e che permettono di tarare altri indicatori di distanze in scala cosmica. L'altra stella particolare in questa costellazione è la stella Mu Cephei o altrimenti chiamata dall’astronomo Giuseppe Piazzi Stella Granata. Addirittura scomodò Herschel che disse “ha un bellissimo e profondo colore granata”. Posizionata a circa metà strada dalle due stelle che formano la base della casetta, con un binocolo, anche in cieli cittadini è facilmente riconoscibile per il suo colore diverso dalle altre stelle, e che è dovuto alla sua bassa temperatura superficiale di soli 3000 gradi.