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Sistemi ad eclisse il cui periodo non arriva al giorno, le cui componenti sono ellissoidali e quasi a contatto, con variazioni luminose di 0,8 magnitudini circa. La curva di luce non consente di stabilire le epoche di inizio e di fine. Solitamente le componenti hanno spettro di tipo F-G.

La variabilità è molto accentuata proprio in virtù degli effetti mareali provocati dalla notevole vicinanza delle compagne. La variazione dei periodi riscontrata in vari sistemi lascia pensare ad uno scambio di materia tra le due stelle.

Le stelle di Wolf-Rayet sono oggetti grandi ed estremamente massicci e sono tra le stelle più calde che si conoscono. Mostrano spettri caratterizzati da numerose righe larghe e luminose tipiche dell'elio superficiale con carbonio, azoto od ossigeno; sono spesso emettitori di onde radio. Tipica è l'esistenza di grandi e turbolenti gusci di gas in espansione che circondano la stella.

Osservazioni recenti di stelle vicine di questo tipo hanno mostrato che si tratta di stelle doppie e che la produzione di polveri avviene nel punto d'incontro tra i venti stellari delle due stelle. La rotazione del sistema fa sì poi che detta polvere formi una sorta di spirale rotante di materiale.
Il prototipo di questa classe di oggetti è la gamma Velorum.

È un parametro che esprime quantitativamente l'intensità giornaliera, mensile, annua dell'attività di produzione di macchie solari. Il numero di Wolf tiene conto del numero di macchie e di gruppi che compaiono giornalmente sul disco solare.