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Lo spostamento apparente in cielo di un oggetto visto da due punti diversi d’osservazione. Si sfrutta questo effetto per determinare la distanza dell’oggetto per mezzo di triangolazioni. In astronomia è di particolare interesse considerare la parallasse delle stelle, che si evidenzia con osservazioni condotte a distanza di mesi per effetto dello spostamento della Terra nella sua orbita di rivoluzione intorno al Sole.
È il punto di un'orbita ellittica, estremo dell'asse maggiore, in cui un pianeta si trova alla minima distanza dal Sole. Per analogia, viene chiamato perielio anche l'analogo punto di minima distanza per un corpo (pianeta o una stella, ecc.) orbitanti attorno a una stella diversa dal Sole, anche se in tal caso si dovrebbe usare il termine periastro. La posizione angolare del perielio lungo l'orbita dei vari pianeti si sposta molto lentamente (di alcune decine o centinaia di secondi d'arco al secolo), a causa dell'interazione gravitazionale con gli altri pianeti: questo effetto si chiama precessione anomalistica o precessione del perielio.
Nel caso della Terra, il perielio dista circa 147 milioni di chilometri dal Sole, 2,5 milioni di chilometri meno della distanza media. La Terra vi transita nel mese di gennaio, mediamente 13 giorni dopo il solstizio d'inverno boreale.
Il contrario di Afelio.
Unità di misura delle distanze astronomiche. Questo termine è l'acronimo di parallasse di un secondo d'arco ed è definito come la distanza cui il semi-diametro dell’orbita terrestre sottende un angolo di 1 secondo d’arco.
1 parsec (pc) equivale a 3,26 anni luce (a.l.), cioè a 3,08 x 1013 km (205.597 UA = 30.840 miliardi di km).
1 kiloparsec (klc) = 1.000 parsec = 3.260 a.l.
1 megaparsec (mpc) = 1.000.000 parsec = 3.260.000 a.l.