Premesso che: le stelle di neutroni si formano quando le stelle massicce, tra le 10 e le 50 masse solari, esplodono come una supernova al termine della loro vita. Mentre gli strati esterni della stella sono espulsi nello spazio, il suo nucleo collassa sotto il proprio peso con una tale forza che i protoni e gli elettroni si uniscono ai neutroni per occupare meno spazio, raggiungendo un'alta densità e diventano stelle di neutroni. La densità è talmente elevata che questi resti stellari concentrano una massa paragonabile a quella del Sole all'interno del volume di una sfera di soli 30 chilomentri di diametro, paragonabile allo spazio occupato da una grande città.

Alcune stelle di neutroni (finora gli scienziati ne hanno trovate solo sei) dispongono di un campo magnetico mille volte superiore a quelle considerate "normali" e milioni di volte superiore a quello che può essere riprodotto in laboratorio: per questo motivo sono state chiamate magnetar (contrazione di magnetic star).

A causa dei movimenti del campo magnetico, vengono prodotte periodicamente delle fratture sulla crosta esterna della stella e da lì partono intensi lampi di luce gamma a bassa energia.

Finora questi oggetti sono stati studiati per lo più nella banda dei raggi X e poco o nulla si sa delle loro proprietà a lunghezze d'onda ottiche.