C
Strumento ottico destinato alla visione di oggetti lontani. Nei cannocchiali l’immagine è diritta, per cui questi strumenti sono indicati essenzialmente per la visione terrestre, mentre nei telescopi, dove l’immagine viene capovolta, è più indicato l’uso astronomico.
Sono stelle giganti fredde (con una temperatura superficiale di 2000-3000K), molto rosse, che per lungo tempo mantengono luminosità costante, per diminuire talvolta bruscamente anche di parecchie magnitudini e per poi ritornare alla luminosità iniziale in intervalli di tempo irregolare.
Note anche con il nome di stelle del tipo R Coronae Borealis, sono estremamente povere di idrogeno ma ricche di carbonio. Le variazioni di luminosità sono quasi sempre superiori alle 10 magnitudini e l'indebolimento è dovuto a nubi di polveri che si accumulano nell'atmosfera della stella.
(charge coupled device) – Elementi sensibili alla luce (sono sensori elettronici a stato solido) caratterizzati da un'altissima efficienza di rivelazione di fotoni. La luce incidente sulla piastrina semi-conduttrice produce cariche elettriche; queste vengono convogliate a dare un segnale che può essere visualizzato direttamente su un video oppure immagazzinato in forma digitale nella memoria di un computer per successive analisi. Negli ultimi anni i CCD hanno conosciuto un utilizzo crescente negli Osservatori Astronomici e anche su strumenti in volo su satelliti.
Si dice di strumento d'osservazione ottica che sfrutta sia la riflessione che la rifrazione per formare l'immagine. Sono telescopi catadiottrici, ad esempio, i telescopi di Schmidt, strumenti a riflessione che presentano anche una lastra correttrice all'apertura del tubo, una specie di lente che corregge le aberrazioni di sfericità.
Le Cefeidi sono state scoperte dall’astronoma Henrietta Leavitt nel 1922 e devono il loro nome al prototipo che le rappresenta, la stella delta Cephei.
Sono variabili pulsanti il cui raggio varia periodicamente attraverso fasi di espansione e contrazione con periodi compresi tra poche ore e 100 giorni circa. Nel corso di un periodo variano il colore, la temperatura ed il tipo spettrale della stella mentre la luminosità varia di poco, all’incirca una magnitudine.
La peculiarità di questi oggetti consiste nel fatto che esiste uno stretto legame tra periodo e luminosità e proprio grazie a questa correlazione e alla grande precisione con cui viene misurato il periodo pulsazionale, le Cefeidi possono essere usate come candele standard per determinare la distanza degli ammassi o delle galassie nelle quali sono contenute.