S O L E | L U N A | |||||
1 aprile | 6:54 | 19:38 | 2 aprile | Ultimo Quarto | 05h 15m | |
15 aprile | 6:31 | 19:54 | 8 aprile | Luna Nuova | 20h 21m | |
30 aprile | 6:09 | 20:10 | 15 aprile | Primo Quarto | 21h 13m | |
Nel corso del mese le giornate si allungano di circa 1 ora e 17 minuti | 24 aprile | Luna Piena | 01h 49m | |||
In questo mese abbiamo ancora la possibilità di osservare la cometa 12P/Pons-Brooks. Pur avendo superato inaspettatamente la soglia di visibilità ad occhio nudo, non è molto appariscente e nello scorso mese la sua osservazione ha richiesto pazienza e costanza. In aprile si avvicinerà alla nostra stella ancor di più, e il 21 del mese la cometa passerà al perielio, al punto più vicino al Sole, perciò dovrebbe raggiungere la massima luminosità. Un tentativo si potrebbe fare i primi giorni del mese verso ovest appena dopo il tramonto del Sole e quindi occorre prepararsi bene per essere pronti. Come ora ottimale per l’osservazione suggeriamo le otto e mezza di sera, quando il Sole è appena tramontato, e la cometa non è troppo bassa sull’orizzonte. Ma è solo un’indicazione che non tiene conto della particolare zona di osservazione. Giove e la stella alfa della costellazione dell’Ariete, Hamal, possono guidarci nella sua ricerca. Dal primo del mese in avanti la cometa si sposterà in cielo giorno dopo giorno, quasi in una congiungente tra i due astri. Difficile prevedere se si potrà osservare ad occhio nudo perché anche se la luminosità prevista è intorno alla quarta magnitudine, il chiarore del cielo dovuto al Sole appena tramontato, e la poca altezza sopra l’orizzonte potrebbe impedircelo. Con un binocolo dovrebbe essere più semplice. Vale la pena sicuramente provarci giorno dopo giorno e seguire la sua traiettoria in cielo. Il 10 aprile sarà a meno di 10 gradi dalla sottile falce di Luna crescente e come già detto non lontano da Giove. I tre astri formeranno quasi un triangolo isoscele con la Luna nel vertice e come base la cometa e il pianeta gassoso. Cercate un posto con l’orizzonte ovest libero, godetevi il tramonto e armatevi di binocolo o telescopio!
Per rimanere nella straordinarietà degli eventi, l’8 aprile ci sarà un’eclisse totale di Sole. Sfortunatamente non sarà visibile dall’Italia, nemmeno come eclisse parziale. Ma la segnaliamo perché è una delle eclissi più lunghe che possa capitare.
In questo aprile i pianeti non sono particolarmente appariscenti in cielo restando prospetticamente piuttosto vicini al Sole. Giove brillerà al tramonto a ovest, insieme ad Urano ma quest’ultimo troppo debole per essere apprezzato ad occhio nudo. I due pianeti si avvicineranno prospetticamente tra loro e saranno già dai primi giorni di aprile visibili nello stesso campo di un binocolo. Saranno in congiunzione il 20 del mese, ma immersi nelle luci del tramonto e quindi sempre più difficili da osservare. Puntate lo sguardo sempre ad ovest alla sera appena cala il Sole. Al mattino Venere sarà inosservabile mentre Marte e Saturno si potranno osservare, ma con difficoltà, verso l’orizzonte est prima del sorgere del Sole. Il 6 aprile saranno vicini tra loro e anche vicini a una bellissima falce di Luna calante. Trovate la Luna e subito vicini in alto a sinistra i due pianeti.
Il 2 aprile la Luna sarà all’ultimo quarto, sarà Nuova l’8 del mese, ovviamente quando ci sarà l’eclissi. Al primo quarto il 15 aprile e Piena il 24. Non perdetevi l’incontro con le Pleiadi dell’11 aprile. Uno degli ultimi prima che la primavera e l’estate, con lo scorrere delle costellazioni, mettano a dormire le sette sorelle. Il 16, il nostro satellite sarà piuttosto vicino a un altro ammasso stellare: M44 o Presepe nella costellazione del Cancro. Nella prima parte della sera Orione ci sta abbandonando e volge al tramonto, mentre ci vorrà ancora qualche ora per il tramonto delle costellazioni dell’Auriga e dei Gemelli. Oramai stanno lasciando il posto a quelle primaverili nelle quali possiamo osservare galassie e ammassi di galassie. L’Orsa Maggiore è alta in cielo e cominceranno a mostrarsi il Boote ed Ercole, nonché, con il passare delle ore fino al mattino, anche le costellazioni tipicamente estive della Lira e del Cigno. Concentrandoci nelle costellazioni di primavera, nelle nottate senza il disturbo della Luna, è possibile osservare le galassie nel Leone, nella Chioma di Berenice, nei Cani da Caccia e nella Vergine, alcune visibili anche con un piccolo telescopio o un binocolo ma senza inquinamento luminoso e aspettando magari la mezzanotte che il cielo diventi più buio.
C'è una galassia al confine tra la costellazione della Vergine e del Corvo che è piuttosto particolare. È M104 o galassia Sombrero, per il suo strano aspetto. Visibile anche con un buon e luminoso binocolo, tuttavia la sua peculiare banda scura è appena visibile solo con telescopi almeno di 20 cm di diametro. La sua forma da copricapo messicano è in realtà data da un anello di polveri scure che circonda la galassia come ben visibile in questa immagine. Sembra che la composizione chimica delle sue stelle e degli ammassi globulari attorno alla galassia possa far pensare che questa isola di stelle sia in realtà il risultato di una collisione tra galassie, senza però che ce ne sia evidenza gravitazionale. Future osservazioni potranno forse chiarire il mistero…