Costellazione del cielo meridionale, talvolta chiamata Pesce spada o Pesce dorato. È una delle costellazioni introdotte dai navigatori olandesi Pieter Keyser e Frederick de Houtman tra il 1595 e il 1597. Nonostante le dimensioni piuttosto ridotte, contiene diversi oggetti interessanti.
Una curiosità: benché il nome dorado sia spagnolo, e non latino, viene usata la forma genitiva Doradus.
Alfa Doradus, di mag. 3,30, è un sistema binario stretto nel quale le due componenti, rispettivamente di mag. 3,80 e 4,30, sono separate di 0,30" e rivolvono attorno a comune centro di massa in circa 12 anni. La primaria è una gigante bianca con una temperatura superficiale di 10.000 K nonché una variabile di tipo a2 CVn, con oscillazioni di luminosità comprese tra mag. 3,26 e 3,30 in 2,95 giorni. La secondaria è una subgigante azzurra con una temperatura superficiale di 26.000 K. Il sistema dista 175 a.l.
Delta Doradus, di mag. 4,34, è una nana bianca con una temperatura superficiale di 8.000 K che dista 145 a.l.
Zeta Doradus, di mag. 4,71, è una nana bianco-gialla con una temperatura superficiale di 6.400 K che dista appena 38 a.l. dal Sole.
Stelle doppie
AB Doradus, di magnitudine media 6,93, è un sistema multiplo nel quale la primaria (AB Doradus A) è una nana rosso-arancione classificata anche come stella a flare, che orbita attorno al proprio asse con una velocità 50 volte maggiore di quella del Sole con conseguente forte attività magnetica e formazione di un gran numero di macchie, che addirittura portano a repentini cali di luminosità dell'astro.
La secondaria (AB Doradus B), è a sua volta una stella doppia che orbita attorno alla primaria ad una distanza media di 135 U.A. La terza componente (AB Doradus C), ha una massa di 93 masse gioviane ed orbita attorno alla principale ad una distanza media di 2,3 U.A. in 11,75 anni; è considerata la stella più piccola conosciuta nella quale avvengono reazioni di fusione nucleare.
Il sistema, che dista 49 a.l., fa parte dell'Associazione di AB Doradus, un insieme di circa 30 stelle, legate gravitazionalmente e con una probabile origine comune, con una età stimata di 50 milioni di anni.
HD 28255, di mag. 6,28, è un sistema binario nel quale le due componenti, entrambe gialle, hanno rispettivamente mag. 6,87 e 7,27 e sono separate di 5,9" (la secondaria è a sua volta doppia); il sistema dista 88 a.l.
HD 30003, di mag. 6,53, è un sistema doppio nel quale le due componenti, entrambe gialle, hanno rispettivamente mag. 7,32 e 7,40 e sono separate di 3,0"; il sistema dista 101 a.l.
Stelle variabili
Beta Doradus, di magnitudine media 3,76, è una variabile Cefeide con oscillazioni di luminosità comprese tra mag. 3,46 e 4,08 in 9,84 giorni. Dista 1038 a.l.
Gamma Doradus, di magnitudine media 4,26, è una variabile, prototipo della sua classe, che presenta oscillazioni di luminosità comprese tra mag. 4,23 e 4,27 in meno di 24 ore. Dista 66 a.l. Questa tipologia di oggetti è stata scoperta nella seconda metà del 1990 e le cause delle variazioni sono tuttora poco note; di certo vi è che si tratta di stelle giovani, appartenenti alle classi F o A, che presentano oscillazioni dell'ordine di 0,1 magnitudini solitamente nell'arco di 1 giorno.
R Doradus, di magnitudine media 5,59, è una gigante rossa con un diametro di 515 milioni di km (370 volte quello del Sole: se si trovasse al centro del Sistema Solare, si estenderebbe oltre l'orbita di Marte!), una luminosità di 6.500 volte, una temperatura superficiale di 2.740 K ed una massa paragonabile a quella solare. Dista 200 a.l. È una variabile di tipo Mira con oscillazioni di luminosità comprese tra mag. 4,8 e 6,6 in 169 giorni.
S Doradus, di magnitudine media 9,72, è una stella ipergigante, nonché la stella più luminosa della Grande Nube di Magellano (una delle galassie satelliti della Via Lattea, di cui si parlerà più diffusamente più sotto).
È una stella variabile, prototipo della sua classe (che per questo motivo si chiama Variabili S Doradus o Luminous Blue Variable - LBV), con oscillazioni di luminosità comprese tra mag. 8,6 e 11,7 con lunghi periodi di stabilità intervallati da repentini quanto improvvisi cambi di luminosità ed esplosioni. Dista 167.000 a.l.
WZ Doradus, di magnitudine media 5,26, è una gigante rossa, variabile semi-regolare con oscillazioni di luminosità comprese tra mag. 5,2 e 5,32; dista 627 a.l.
XZ Doradus, è una gigante rossa, variabile irregolare con oscillazioni di luminosità comprese tra mag. 6,55 e 6,71 in un periodo di tempo indeterminato.
SN 1987a (Supernova 1987a), è una supernova di tipo II vista esplodere all'interno della Grande Nube di Magellano il 23 febbraio 1987; la più vicina ad essere osservata dopo la supernova di Keplero del 1604.
La supernova ha avuto origine dall'esplosione della stella Sanduleak -69° 202a, una supergigante blu di mag. 12 con una massa di circa 20 masse solari (nonché una variabile S Doradus) e raggiunse il picco di luminosità nel mese di maggio con mag. 3, per poi diminuire gradualmente. Naturalmente l'evento osservato risale a ben 167.000 anni fa, tanti quanti sono gli anni luce che ci separano dalla Grande Nube di Magellano. Oggi il resto di supernova che ne deriva è uno degli oggetti astronomici più studiati.
Stelle peculiari
HD 28254, di mag. 7,71, è una nana gialla con una massa inferiore a quella solare, un raggio di 1,8 volte, una luminosità di 2,3 volte ed una temperatura superficiale di 5.500 K. Dista 178 a.l. Nel 2009 è stato scoperto attorno a questa stella un pianeta gigante gassoso con una massa di poco superiore a quella di Giove che orbita ad una distanza media di 2 U.A. in 1.117 giorni.
HD 30177, di mag. 8,41, è una nana gialla leggermente meno massiva del Sole ma con un diametro di 1,8 volte ed una temperatura superficiale di 5.100 K; dista 178 a.l. Attorno a questa stella è stato scoperto un pianeta con una massa di 10 masse gioviane, che orbita ad una distanza media di 3,95 U.A. in 2.770 giorni.
Ammassi stellari
NGC1814 - di mag. 9,0, è un piccolo ammasso aperto, poco luminoso e formato da una sessantina di stelle, isolato, con nessuna concentrazione verso il centro ed associato a nebulosità; fa parte della Grande Nube di Magellano e quindi la sua distanza stimata è di circa 167.000 a.l.
NGC1818 - di mag. 9,7, è un giovane ammasso globulare della Grande Nube di Magellano ed ha una età stimata di 40 milioni di anni. Visibile solo con strumenti molto potenti ed ottime condizioni di visibilità.
NGC1850 - di mag. 9,3, è un piccolo e compatto ammasso aperto, molto ricco, formato da circa 10.000 stelle; in realtà si tratterebbe della sovrapposizione prospettica di due diversi ammassi, l'uno, più cospicuo e compatto, formato da stelle gialle e rosse con una età stimata di 50 milioni di anni e l'altro, posto circa 200 a.l. più lontano, formato da stelle bianche con una età stimata di 4 milioni di anni. Si trova nella Grande Nube di Magellano per cui la distanza è considerata la stessa (167.000 a.l.).
NGC1872 - di mag. 11,0, è un ammasso aperto associato a nebulosità situato nella barra nord occidentale della Grande Nube di Magellano; probabilmente è associato ad altri ammassi, tra i quali NGC1874 ed NGC1876.
NGC1955 - di mag. 9,0, è un luminoso e ricco ammasso aperto associato a nebulosità all'interno della Grande Nube di Magellano. Bello da osservare con i binocoli.
Hodge 301 - è, insieme a R136, uno degli ammassi aperti più ricchi tra quelli situati all'interno della Nebulosa Tarantola; Hodge 301 si trova nella parte nord ovest, a circa 150 anni luce da R136. Le stelle che lo compongono hanno uno età stimata di 20-25 milioni di anni e si suppone che, dalla formazione dell'ammasso, almeno una quarantina di esse sia esplosa come supernova, generando quelle violente onde di gas ed emissioni di raggi X che oggi circondano l'ammasso e premono contro la nebulosa circostante.
R136 (Radcliffe 136) - di mag. 9,5, è un ricchissimo ammasso globulare tuttora in formazione, situato in prossimità del centro della Nebulosa Tarantola, nella Grande Nube di Magellano; è formato da stelle giganti e supergiganti dall'età stimata di 2-4 milioni di anni, tra cui diverse stelle di Wolf-Rayet. Formato da diverse componenti, R136 è il principale responsabile dell'emissione di energia che rende visibile la Nebulosa
Nebulose
NGC1748 - situata nella Grande Nube di Magellano, è una estesa nebulosa ad emissione all'interno della quale è molto attivo il fenomeno della formazione stellare; le stelle "neonate" sono prevalentemente giganti azzurre che emettono forti venti stellari che, interagendo con le polveri ed i gas, conferiscono alla nebulosa la caratteristica forma a "bolla" e sono responsabili del lento ma costante dissolvimento della nebulosa stessa. Nella parte settentrionale è visibile un anello di polvere interstellare che apparentemente ruota attorno ad una stella con una massa di 30 masse solari e ben 200.000 volte più luminosa.
NGC1763 (Bennett 27) - è una vasta nebulosa diffusa che si trova nella Grande Nube di Magellano; presenta piccoli noduli luminosi che talvolta hanno una personale classificazione NGC (1760, 61, 63, 69,73). Dista 167.000 a.l.
NGC2070 (Nebulosa Tarantola o 30 Doradus) - di mag. 8,3, è una vasta e brillante nebulosa ad emissione situata nella parte nord est della Grande Nube di Magellano nonché la più vasta nebulosa ad emissione conosciuta.
Considerata a lungo come una stella (di qui la denominazione di 30 Doradus), ha una massa stimata di 800.000 masse solari e comprende anche il ricchissimo ammasso aperto Hodge 301; estesa per ben 1.000 a.l., se fosse posta alla stessa distanza della Grande Nebulosa di Orione avrebbe una estensione di ben 7° e magnitudine simile a quella di Sirio.
L'oggetto più significativo situato nell'ammasso di 30 Doradus è denominato R136 (Radcliffe 136) formato a sua volta da tre componenti (a, b, e c); R136a è in realtà un giovanissimo ammasso globulare ancora in formazione, esteso per 250 a.l. e formato da circa 2.000 stelle giganti e supergiganti di soli 4 milioni di anni di età, nonché da una ventina di stelle di Wolf-Rayet. All'interno di questa nebulosa è esplosa la supernova 1987a di cui si è parlato nella sezione relativa alle stelle variabili.
NGC2080 (The Ghost Head Nebula) - situata nella Grande Nube di Magellano, è solo uno degli anelli di una lunga catena di nebulose che si trovano nella parte sud di questa galassia. Regione di intensa formazione stellare, viene convenzionalmente divisa in due parti (Gli occhi del fantasma): A1 ed A2, estremamente calde, a forma di bolla e composte di idrogeno e ossigeno.
La bolla A1 è prodotta dalle calde ed intense radiazioni di un potente vento stellare generato da una singola stella. A2 invece ha un aspetto molto più complesso, è formato da più polveri e contiene diverse giovani stelle. Le stelle massive di A1 ed A2 si sono formate circa 10.000 anni fa.
DEM L 106 (Double Bubble) - è una nebulosa a riflessione situata all'interno della Grande Nube di Magellano; all'interno di questa nebulosa spicca una "Doppia Bolla" di polveri (la cui denominazione ufficiale è N30B) dalla caratteristica forma ad "arachide" o ad 8 rovesciato che, a sua volta, circonda un giovane e caldo ammasso di stelle.
La nebulosa è illuminata da diverse stelle ma tra queste spicca sicuramente la supergigante Henize S22 che si trova a soli 25 a.l. da N30B; vista da quest'ultima, la stella brillerebbe ben 250 volte il pianeta Venere visto da Terra! Henize S22 è circondata a livello equatoriale da un disco di polveri e gas che provoca oscillazioni nello spettro della stella. Oltre agli oggetti descritti prima, all'interno del complesso DEM L 106 sono presenti anche diverse piccole nebulosa oscure.
LH 95 - è un esteso complesso di nebulose ad emissione al cui interno si stanno formando giovani stelle di piccola massa che ionizzano i gas circostanti rendendoli visibili. È situato anch'esso nella Grande Nube di Magellano.
N44 - è una grande nebulosa ad emissione posta quasi al centro della Grande Nube di Magellano ed al cui interno è situato un ammasso di giovani stelle blu. All'interno della nebulosa, in direzione dell'ammasso, vi è una grande area priva di gas, di aspetto irregolare, generatasi, probabilmente, in seguito all'esplosione di una supernova.
N49 - è il più luminoso ed interessante resto di supernova visibile nella Grande Nube di Magellano e si estende per circa 30 a.l.; la stella che lo ha generato è esplosa alcune migliaia di anni fa ma N49 ed è anche l'origine di un intenso flusso di raggi gamma (scoperto nel marzo 1979). Attualmente si ipotizza che la fonte di questa "esplosione" energetica sia una nuova tipologia di oggetti denominata magnetar che è responsabile, tra l'altro, dell'altissima velocità di espansione della nebulosa (oltre 1.200 km. al secondo).
N132D - è un resto di supernova originatosi dall'esplosione di una stella massiccia e che mostra una struttura complessa ed una forma particolare a "zoccolo di cavallo". L'esplosione che lo ha generato ha avuto luogo circa 3.000 anni fa e la nube si sta tuttora espandendo alla velocità di circa 2.000 km/sec. È situato quasi al centro della Grande Nube di Magellano, ad appena 1,5° dalla Nebulosa Tarantola.
Galassie
NGC1515 - di mag. 11,2, è una debole galassia a spirale (sospetta barrata) vista quasi di taglio, con un piccolo nucleo luminoso e bracci moderatamente avvolti. Dista 44.000.000 di a.l.
NGC1533 - di mag. 11,7, è una galassia lenticolare barrata che appartiene al Gruppo del Dorado (è il settimo membro in ordine di luminosità). È circondata da un esteso anello di gas che la collega a IC2038 ed IC2039, distante 100.000 a.l. luce dal centro stesso della galassia. Sede di una fortissima attività di formazione stellare, dista 62.000.000 di a.l. Nel 1970 è stata scoperta una supernova in questa galassia.
NGC1549 - di mag. 9,7, è una galassia lenticolare legata gravitazionalmente a NGC1553 ed al pari di questa appartiene al Gruppo del Dorado. La distanza è stimata a circa 41.000.000 di a.l.
NGC1553 - di mag. 9,4, è una galassia lenticolare (prototipo di questa classe di oggetti) che, all'osservazione visuale, mostra un ovale abbastanza brillante, soprattutto nelle regioni centrali, ed un nucleo stellare. La distanza di questo oggetto è controversa: si va da un valore minimo di 29.000.000 di a.l. ad un massimo di 80.000.000 di a.l.
Fa parte di un piccolo gruppo di galassie (il Gruppo del Dorado) e si trova in interazione gravitazionale con NGC1549; il Telescopio Spaziale Hubble è riuscito ad osservare ben 600 ammassi globulari appartenenti a questa galassia.
NGC1566 - di mag. 9,7, è una galassia a spirale (sospetta barrata) vista frontalmente che necessita di strumenti di almeno 150 mm. di apertura per essere osservata come un disco e ben maggiori per evidenziare i tenui bracci moderatamente avvolti attorno al bulge. Dista 44.000.000 di a.l.
NGC1617 - di mag. 10,4, è una galassia a spirale barrata con bracci fortemente avvolti attorno ad una regione centrale luminosa ed al nucleo di aspetto stellare. Dista 44.000.000 di a.l.
NGC1672 - di mag. 9,7, è una galassia a spirale barrata con due bracci molto aperti rispetto alla barra centrale; uno di essi si protende nello spazio facendola assomigliare vagamente ad una lettera "Q". Dista 47.000.000 di a.l.
NGC1947 - di mag. 10,6, è una galassia ellittica peculiare che presenta una estesa linea di gas e polveri lungo l'asse minore (che ruota in direzione contraria al suo asse maggiore). Questa peculiarità sarebbe sintomatica di una antichissima interazione gravitazionale, se non addirittura di una cannibalizzazione di una galassia minore. Dista presumibilmente 40.000.000 di a.l.
Grande Nube di Magellano (LMC: Large Magellanic Cloud o PGC17223) - di mag. 0,4, è una galassia a spirale barrata satellite della Via Lattea; insieme alla Piccola Nube di Magellano (nel Tucano) deve il suo nome all'esploratore portoghese Ferdinando Magellano che fu il primo a farne una descrizione dettagliata.
Ha una massa di 10 miliardi di masse solari corrispondenti a circa 1/10 della massa della Via Lattea, un diametro di 33.000 a.l. e si estende per metà anche nella costellazione della Tavola (o Mensa); formata da stelle di Popolazione I (quindi più giovani), ricca di gas e di ammassi globulari formati da stelle azzurre, dista 167.000 a.l.
Entrambe le Nubi sono avvolte da una nube di idrogeno freddo detta Corrente Magellanica, generatasi molto probabilmente da un incontro ravvicinato con la nostra Galassia 200 milioni di anni fa. Queste due galassie sono oggetto continuo di studi per la determinazione della scala cosmica delle distanze e per la corretta interpretazione del rapporto periodo-luminosità nelle Cefeidi.
CURIOSITÁ: un ipotetico osservatore posto all'interno della Nube vedrebbe la Via Lattea brillare di mag. -2 ed essa occuperebbe una porzione di cielo pari a 70 volte il diametro della Luna Piena.