Nome latino: Auriga (Aurigae) - Aur
Coordinate: A.R. 6h; Dec.: +40°
Superficie: 657° quadrati
Fascia di osservabilità: Lat. -40°/+90°
Passaggio al meridiano: 20 febbraio
Stella alfa: Capella
Grande costellazione dell'emisfero settentrionale celeste, alle latitudini temperate settentrionali questa costellazione è parzialmente circumpolare

Grande costellazione dell'emisfero settentrionale celeste; alle latitudini temperate settentrionali questa costellazione è parzialmente circumpolare ma la stagione più adatta alla sua osservazione è l'inverno.

Alfa Aurigae (Capella - capretta) di mag. 0,1, è la sesta stella più luminosa di tutto il cielo. È una stella doppia troppo stretta per essere separata dai telescopi; le due stelle sono entrambe giganti, molto simili tra loro. La principale, di colore giallo, ha una massa di quasi tre volte quella del Sole ma è 100 volte più luminosa, con una temperatura superficiale di 5000 K ed un diametro 100 volte quello solare.

La secondaria, di colore bianco-gialla, ha una massa di 2,5 volte quella solare ed è 60 volte più luminosa, con una temperatura superficiale di 5600 K ed un diametro che è solo 6 volte quello del nostro Sole. C'è anche una terza componente, una debole nana rossa distante 12' dalla principale (questa stella è a sua volta doppia); sembra esistano anche altre componenti del sistema, tutte molto deboli e distanti.

Stelle doppie

Beta Aurigae (Menkalinan - spalla destra), è una binaria ad eclisse a corto periodo, le cui componenti (due subgiganti bianco-azzurre di diametro pari a 3 diametri solari, con temperatura superficiale di 9200K) percorrono le loro orbite in meno di 4 giorni. La variazione di luminosità è minima, andando da mag. 1,92 a mag. 2,01. Beta Aurigae ha anche una compagna ottica distante ben 184", di mag. 10,4, ed un'altra compagna, questa volta fisica, di mag. 14, separata di soli 12,6".

Epsilon Aurigae (Al Anz - caprone), è una famosa binaria ad eclisse, notevole e misteriosa: le due componenti hanno un periodo orbitale di 27 anni. La primaria è una supergigante mentre la secondaria, anch'essa una supergigante, potrebbe essere la più grande, fredda e rarefatta stella conosciuta. Sarebbe 15 volte più grande della compagna e 2800 volte più grande del Sole, con una densità molto vicina allo zero. In base a questa teoria, sarebbe normalmente invisibile, sia perché immersa nello splendore della principale, sia perché troppo fredda per emettere radiazione visibile (1500 K?). Questa stella, posta al centro del sistema solare, si estenderebbe oltre l'orbita di Saturno. Un'altra ipotesi, formulata dall'astrofisica Margherita Hack, ipotizza che il corpo eclissante sia in realtà un guscio o un anello di gas.

Zeta Aurigae (Hoedus I - una delle caprette), con le stelle eta ed epsilon forma il gruppetto triangolare noto come I capretti. È una variabile ad eclisse composta da una stella azzurra calda (4 volte il diametro solare, 6,8 volte la massa e 400 la sua luminosità) e da una gigante (160 volte il diametro solare, 8,3 la massa, 2100 la sua luminosità e temperatura superficiale di 3200 K). Le due stelle hanno un periodo orbitale di 972 giorni con minime variazioni di luminosità, passando da un massimo di mag. 5 ad un minimo di mag. 5,5.

Eta Aurigae (Hoedus II - una delle caprette), forma una doppia visuale con la stella zeta; bello il contrasto dei colori.

Theta Aurigae è un sistema multiplo abbastanza facile anche per i piccoli telescopi: è formato da una coppia fisica separata di 3,6" le cui componenti sono di mag. 2,6 e 7,1 e da una terza stella non legata fisicamente alle altre due, di mag. 10,6, separata di oltre 50" dalla coppia principale.

Stelle variabili

AE Aurigae, è una variabile irregolare la cui luminosità passa da un massimo di mag. 5,78 ad un minimo di mag. 6,08 che illumina la nebulosa IC405. Questa stella appartiene alla categoria delle stelle fuggitive: risalendo il suo moto si scopre infatti che circa 2.700.000 anni fa essa apparteneva alla Associazione O di Orione, dove molto probabilmente è nata. L'ipotesi più accreditata per spiegare la sua "fuga" teorizza che appartenesse ad un sistema binario nel quale la principale sia esplosa come una supernova, per cui la compagna, non avendo più legami gravitazionali a trattenerla, avrebbe preso a muoversi in linea retta allontanandosi dal suo spazio di origine.

RT Aurigae è una variabile Cefeide con periodo di 3,73 giorni durante il quale la magnitudine passa da un massimo di 5,00 ad un minimo di 5,82. Come per tutte le Cefeidi, si tratta di una stella pulsante rappresentata, in questo caso, da una supergigante che, al massimo del suo splendore può brillare come 2000 Soli posta ad una distanza di 1600 a.l. da noi.

RW Aurigae, di mag. 10,20, è una variabile peculiare, prototipo delle stelle della sua classe, con variazioni di magnitudine da 9,6 a 13,6 in periodi irregolari di poche ore. Si tratta probabilmente di una giovane variabile eruttiva che presenta violenti processi ed eruzioni nella cromosfera e nella corona con espulsione di involucri gassosi e perdita di massa. Dista circa 230 a.l.

SS Aurigae, è una variabile esplosiva nana della classe SS Cygni con variazioni di luminosità da mag. 10,3 a 15,8 in un periodo medio di 55,5 giorni. È una binaria molto stretta le cui componenti, entrambe subnane, hanno un periodo di 4h e 20m. Durante le esplosioni, la subnana blu raggiunge uno splendore paragonabile a quello del Sole.

T Aurigae è una stella nova scoperta il 23 gennaio 1892 che nel giro di 24 ore si rese visibile (con una mag. di 5,4), per poi incrementare ancora la sua luminosità fino a mag. 4,1 ed infine decrescere lentamente per stabilizzarsi, dopo 33 anni dalla sua scoperta, a mag. 15,5. Si tratterebbe di una stretta e rapida stella doppia con periodo di circa 5 ore nel corso del quale le due componenti si eclisserebbero reciprocamente.

Stella di Andrews è una insolita variabile di tipo sconosciuto che ha avuto in passato variazioni irregolari di luminosità anche dell'ordine di 2-3 magnitudini in pochissime ore. Si trova circa 1° a nord di 26 Aur. Dista 500 a.l.

Ammassi stellari

M36 è uno degli ammassi aperti più giovani con i suoi 25.000.000 di anni: per questo motivo non contiene giganti rosse ma solo giovani stelle blu. Si trova a 4150 a.l. dal Sole e la sua luminosità totale è circa 5000 volte quella della nostra stella. Visibile già al binocolo.

M37 è il più bello, ricco e luminoso dei tre ammassi Messier di questa costellazione e forma un triangolo simmetrico con M 36 e la stella theta. Contiene circa 150 stelle più luminose di mag. 12,5 ed ha una magnitudine visuale di 5,6.

M38 è un ammasso aperto sparso di mag. 6,4 composto da circa 100 membri di età approssimata di 220.000.000 di anni. Dista 4200 a.l. ed ha un diametro reale di 25 a.l. Visibile al binocolo.

NGC1664 - ammasso aperto di mag. 7,6 dalla forma approssimativa di una "T" rovesciata. Già visibile facilmente in un comune binocolo ma un telescopio di almeno 120 mm. di apertura permette di risolvere anche la parte più difficile dell'oggetto. Dista 3900 a.l.

NGC1857 - ammasso aperto di mag. 7,0 composto da circa 40 stelle. Dista 6200 a.l.

NGC1893 - di mag. 7,5, è un giovanissimo ammasso aperto che fa parte dell'associazione OB2 Aurigae, composto da circa 60 stelle e che dista 13.000 a.l.; è immerso nella tenue nebulosità IC410.

NGC1907 - piccolo ammasso aperto situato a soli 30' a sud-ovest di M 38 di mag. 8,2. Per essere risolto necessita di strumenti con almeno 150 mm. di apertura.

NGC2281 - di mag. 5,4, è un vecchio ammasso aperto nel quale spiccano cinque stelle di mag. 10; le altre componenti dell'ammasso sono molto meno luminose e difficili per i piccoli strumenti. Dista 1600 a.l.

Collinder 62 - ammasso aperto grande e diffuso di mag. 4,2 e diametro di 28' situato 5,5° a sud di Capella. Bello da osservare con un binocolo.

Nebulose

IC405 - Nebulosa interessante: parte ad emissione e parte a riflessione, associata con la variabile AE Aurigae che si trova ai confini sud-ovest della nebulosa. Ha magnitudine visuale 10 ed una estensione di 50' x 30'. Piuttosto sfuggente all'osservazione diretta ma molto ben evidente nelle fotografie a lunga posa.

IC2149 - di mag. 10, è una brillante nebulosa planetaria le cui piccole dimensioni necessitano di strumenti di almeno 200 mm ed alti ingrandimenti per poter essere osservata. Dista 3260 a.l.

Galassie

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