Cielo del mese

 

S O L E   L U N A
1 maggio 6:08 20:11   1 maggio Ultimo Quarto 13h 27m
15 maggio 5:51 20:26   8 maggio Luna Nuova 05h 22m
31 maggio 5:39 20:41   15 maggio Primo Quarto 13h 48m
Nel corso del mese le giornate si allungano di circa 59 minuti   23 maggio Luna Piena 15h 53m
  30 maggio Ultimo Quarto 19h 13m
       

Nel 1933 a Chicago venne messa in opera un’incredibile idea. A 100 anni dalla nascita della città e a 40 anni dalla precedente esposizione mondiale di Chicago, i riflettori della Century of Progress Exposition vennero accesi da una stella. La luce dell’astro venne focalizzata su una cella fotoelettrica e dall’osservatorio di Yerkes propagò un segnale elettrico che accese l’illuminazione dell’esposizione. L’insolito rituale fu messo in opera dall’idea che la luce della stella Arturo, supposta partita 40 anni prima in occasione di una precedente fiera, potesse precisamente raggiungere quella del 1933 ed essere così convogliata in cavi dall’osservatorio fino alla grande città. Da allora nulla è più come prima. A parte la stella Arturo. Forse…

Come trovare ArturoArturo, il guardiano dell’Orsa, stella principale della costellazione del Boote, il bifolco, il bovaro, è ben riconoscibile in cielo e ben visibile in questo mese perché in maggio culmina al meridiano intorno a mezzanotte. Basta prolungare le tre stelle del timone del Grande Carro e arrivare fino ad una stella brillante e di un bel colore arancione. È lei, Arturo, la quarta stella più luminosa di tutto il cielo, la seconda del cielo boreale dopo Sirio e addirittura la stella più luminosa con declinazione positiva. È una gigante rossa 200 volte più luminosa del Sole e piuttosto vicina, 37 anni luce in realtà (anziché 40 come ipotizzato all’inizio del secolo scorso), ma nonostante questo è una stella piuttosto insolita. È una stella variabile ma non si conosce la causa della sua variabilità su lungo periodo anche se uno studio del 2008 ipotizza sia dovuta al ciclo magnetico della stella. Probabilmente è una stella doppia ma ancora non è certo e forse le oscillazioni della sua posizione sono dovute ad un pianeta di tipo gioviano. Inoltre, il suo moto proprio è peculiare rispetto alla rotazione della Via Lattea e comune ad una cinquantina di stelle tanto da battezzare questa associazione stellare con il nome di corrente stellare di Arturo. Insomma, in queste notti alzate bene gli occhi al cielo e cercate la bellissima e appariscente costellazione del Boote che, nonostante sia visibile da febbraio a settembre, in questo mese domina particolarmente il cielo con la sua favolosa stella arancione!

Sempre intorno alla mezzanotte nel nostro viaggio tra le costellazioni a sud possiamo trovare sotto il Boote la costellazione della Vergine, mentre più a sinistra la Corona Boreale ed Ercole. Non perdetevi gli ammassi globulari M92 e M13, quest’ultimo visibile facilmente con un binocolo. A ovest invece ritroviamo le costellazioni del Leone e del Cancro. Entrambe destinate a riposarsi con l’avvicinarsi della stagione estiva. E più in alto quella dell’Orsa Maggiore. A est fanno la comparsa le costellazioni della Lira, del Cigno e dell’Aquila e per finire, a nord, oltre l’Orsa Minore, Cefeo e Cassiopea più bassa sull’orizzone.

La Luna sarà all’ultimo quarto il primo del mese, Luna nuova l’8 maggio, primo quarto il 15, Luna piena il 23 di maggio e ancora ultimo quarto il 30.

I pianeti anche in questo mese saranno poco visibili. Venere e Giove troppo vicini al Sole; quest’ultimo addirittura in congiunzione con la nostra stella. Marte e Saturno visibili al mattino saranno immersi nelle prime luci dell’alba ad inizio mese ma incrementeranno la loro visibilità col passare dei giorni, anticipando l’ora del loro sorgere. In questo periodo gli anelli di Saturno saranno visti quasi di taglio e perciò poco appariscenti.

Segnaliamo alcune particolari configurazioni celesti che interessano il nostro satellite e i pianeti del Sistema Solare. Il 4 maggio una sottile falce di Luna calante sorgerà vicino a Saturno. Se volete cogliere questo momento, volgete lo sguardo verso est e appena dopo le 4 del mattino sorgerà Saturno mentre per la Luna occorrerà aspettare una ventina di minuti. Il 5 maggio invece la Luna sorgerà proprio a est vicino al pianeta Marte, questa volta dalle 4 e mezza in avanti. E ancora il 31 maggio la Luna e Saturno sorgeranno nuovamente vicini. Questa volta l’osservazione potrà essere anticipata alle 2 e mezza e i due astri sorgeranno praticamente nello stesso istante ad Est. La notte tra il 23 e il 24 maggio il nostro satellite naturale occulterà l’ammasso globulare M4 nella costellazione dello Scorpione. La Luna sarà piena e l’ammasso stellare, sebbene M4 abbia una magnitudine inferiore alla sesta e quindi visibile ad occhio nudo come una macchia lattiginosa, sarà immerso nella luce della Luna stessa. Complicata da osservare, l’occultazione inizierà alle ore 2 e 15 del 24 maggio e terminerà alle 4. Probabilmente potrà essere vista solo attraverso un telescopio per aumentare il contrasto dell’ammasso stellare. In realtà la visione sarà alquanto deludente, ma potrebbe essere un’opportunità per gli astrofotografi che cercano sfide complicatissime.

Fonte immagine: https://astronomypictureoftheday.wordpress.com/wp-content/uploads/2010/02/how-to-find-arcturus-in-bootes-constellation.png

S O L E   L U N A
1 aprile 6:54 19:38   2 aprile Ultimo Quarto 05h 15m
15 aprile 6:31 19:54   8 aprile Luna Nuova 20h 21m
30 aprile 6:09 20:10   15 aprile Primo Quarto 21h 13m
Nel corso del mese le giornate si allungano di circa 1 ora e 17 minuti   24 aprile Luna Piena 01h 49m
       

In questo mese abbiamo ancora la possibilità di osservare la cometa 12P/Pons-Brooks. Pur avendo superato inaspettatamente la soglia di visibilità ad occhio nudo, non è molto appariscente e nello scorso mese la sua osservazione ha richiesto pazienza e costanza. In aprile si avvicinerà alla nostra stella ancor di più, e il 21 del mese la cometa passerà al perielio, al punto più vicino al Sole, perciò dovrebbe raggiungere la massima luminosità. Un tentativo si potrebbe fare i primi giorni del mese verso ovest appena dopo il tramonto del Sole e quindi occorre prepararsi bene per essere pronti. Come ora ottimale per l’osservazione suggeriamo le otto e mezza di sera, quando il Sole è appena tramontato, e la cometa non è troppo bassa sull’orizzonte. Ma è solo un’indicazione che non tiene conto della particolare zona di osservazione. Giove e la stella alfa della costellazione dell’Ariete, Hamal, possono guidarci nella sua ricerca. Dal primo del mese in avanti la cometa si sposterà in cielo giorno dopo giorno, quasi in una congiungente tra i due astri. Difficile prevedere se si potrà osservare ad occhio nudo perché anche se la luminosità prevista è intorno alla quarta magnitudine, il chiarore del cielo dovuto al Sole appena tramontato, e la poca altezza sopra l’orizzonte potrebbe impedircelo. Con un binocolo dovrebbe essere più semplice. Vale la pena sicuramente provarci giorno dopo giorno e seguire la sua traiettoria in cielo. Il 10 aprile sarà a meno di 10 gradi dalla sottile falce di Luna crescente e come già detto non lontano da Giove. I tre astri formeranno quasi un triangolo isoscele con la Luna nel vertice e come base la cometa e il pianeta gassoso. Cercate un posto con l’orizzonte ovest libero, godetevi il tramonto e armatevi di binocolo o telescopio!

Per rimanere nella straordinarietà degli eventi, l’8 aprile ci sarà un’eclisse totale di Sole. Sfortunatamente non sarà visibile dall’Italia, nemmeno come eclisse parziale. Ma la segnaliamo perché è una delle eclissi più lunghe che possa capitare.

In questo aprile i pianeti non sono particolarmente appariscenti in cielo restando prospetticamente piuttosto vicini al Sole. Giove brillerà al tramonto a ovest, insieme ad Urano ma quest’ultimo troppo debole per essere apprezzato ad occhio nudo. I due pianeti si avvicineranno prospetticamente tra loro e saranno già dai primi giorni di aprile visibili nello stesso campo di un binocolo. Saranno in congiunzione il 20 del mese, ma immersi nelle luci del tramonto e quindi sempre più difficili da osservare. Puntate lo sguardo sempre ad ovest alla sera appena cala il Sole. Al mattino Venere sarà inosservabile mentre Marte e Saturno si potranno osservare, ma con difficoltà, verso l’orizzonte est prima del sorgere del Sole. Il 6 aprile saranno vicini tra loro e anche vicini a una bellissima falce di Luna calante. Trovate la Luna e subito vicini in alto a sinistra i due pianeti.

Il 2 aprile la Luna sarà all’ultimo quarto, sarà Nuova l’8 del mese, ovviamente quando ci sarà l’eclissi. Al primo quarto il 15 aprile e Piena il 24. Non perdetevi l’incontro con le Pleiadi dell’11 aprile. Uno degli ultimi prima che la primavera e l’estate, con lo scorrere delle costellazioni, mettano a dormire le sette sorelle. Il 16, il nostro satellite sarà piuttosto vicino a un altro ammasso stellare: M44 o Presepe nella costellazione del Cancro. Nella prima parte della sera Orione ci sta abbandonando e volge al tramonto, mentre ci vorrà ancora qualche ora per il tramonto delle costellazioni dell’Auriga e dei Gemelli. Oramai stanno lasciando il posto a quelle primaverili nelle quali possiamo osservare galassie e ammassi di galassie. L’Orsa Maggiore è alta in cielo e cominceranno a mostrarsi il Boote ed Ercole, nonché, con il passare delle ore fino al mattino, anche le costellazioni tipicamente estive della Lira e del Cigno. Concentrandoci nelle costellazioni di primavera, nelle nottate senza il disturbo della Luna, è possibile osservare le galassie nel Leone, nella Chioma di Berenice, nei Cani da Caccia e nella Vergine, alcune visibili anche con un piccolo telescopio o un binocolo ma senza inquinamento luminoso e aspettando magari la mezzanotte che il cielo diventi più buio.

M104 Galassia SombreroC'è una galassia al confine tra la costellazione della Vergine e del Corvo che è piuttosto particolare. È M104 o galassia Sombrero, per il suo strano aspetto. Visibile anche con un buon e luminoso binocolo, tuttavia la sua peculiare banda scura è appena visibile solo con telescopi almeno di 20 cm di diametro. La sua forma da copricapo messicano è in realtà data da un anello di polveri scure che circonda la galassia come ben visibile in questa immagine. Sembra che la composizione chimica delle sue stelle e degli ammassi globulari attorno alla galassia possa far pensare che questa isola di stelle sia in realtà il risultato di una collisione tra galassie, senza però che ce ne sia evidenza gravitazionale. Future osservazioni potranno forse chiarire il mistero…

 

S O L E   L U N A
1 febbraio 7:25 17:26   3 febbraio Ultimo Quarto 00h 18m
15 febbraio 7:09 17:44   9 febbraio Luna Nuova 23h 59m
29 febbraio 6:48 18:01   16 febbraio Primo Quarto 16h 01m
Nel corso del mese le giornate si allungano di circa 1 ora e 12 minuti   24 febbraio Luna Piena 13h 30m
       

I primi giorni di questo mese sono ottimi per osservare il cielo. Ad inizio febbraio la Luna non disturberà le osservazioni, soprattutto nella prima parte della notte. Allontaniamoci allora dalle luci cittadine e, ben coperti, andiamo alla ricerca delle belle costellazioni che questo periodo ci offre. Ma prima, aspettando il buio profondo, Giove, nella costellazione dell’Ariete, ancora spicca brillante nel cielo di febbraio. A inizio del mese transita al meridiano poco prima delle sei di sera e tramonta poco prima dell’una di notte. Sarà quindi ben visibile per tutta la prima parte della notte splendendo di magnitudine –2. Con il passare dei giorni anticiperà gradualmente il suo tramonto che a fine mese avverrà poco dopo le 23.

Confronto delle dimensioni di Urano e della TerraInteressante notare che tra Giove e le Pleiadi c'è un punto luminoso che non esiste nelle mappe stellari. È Urano! Di magnitudine di poco inferiore alla sesta, sarebbe visibile anche a occhio nudo in cieli bui e con una buona vista, ma è sicuramente visibile con un binocolo e con un telescopio, anche nelle periferie delle città. Cercatelo in questo inizio del mese, quando la Luna non rischiara il cielo, a metà strada congiungendo una linea tra Giove e le Pleiadi.

Sempre nella prima parte della notte potremo ancora farci stregare dalla costellazione del Toro, con le Pleiadi e la nebulosa Granchio, il più studiato e conosciuto resto di supernova scoppiata nel 1054. Possiamo ammirare ancora la costellazione di Orione con la grande nebulosa M42, visibile anche a occhio nudo e splendida con un binocolo e un piccolo telescopio sotto cieli scuri. E anche la costellazione dei Gemelli, con l’ammasso M35, quest’ultima costellazione più alta sull’orizzonte insieme alla costellazione dell’Auriga e di Perseo, con i loro ammassi stellari che abbiamo potuto ammirare bene il mese scorso. Con il passare delle ore, il Toro ed Orione, bellissime costellazioni invernali, volgeranno verso il tramonto ad Ovest mentre ad Est sarà sempre più visibile la costellazione del Leone che attraverserà il meridiano verso l’una del mattino. C'è una costellazione, trascurata da quasi tutti, che a partire da questo periodo si rende sempre più visibile. È la costellazione dell’Idra. La più grande costellazione del cielo in fatto di estensione. Da sola si estende per ben 1303 gradi quadrati coprendo poco più del 3 per cento dell’intera volta celeste. Man mano che passano i giorni esce dall’orizzonte quasi minacciosa, se non fosse che è costituita da stelle poco brillanti praticamente invisibili in cieli cittadini. La sua testa è sotto la costellazione del Cancro, tipica costellazione di febbraio con il suo ammasso M44, visibile anche ad occhio nudo. Mentre la sua coda sta tra le moderne costellazioni del cielo australe quali il Cratere, la Macchina Pneumatica ed il Centauro. Se avete occasione di frequentare cieli bui, provate a cercarla con una buona mappa stellare e a immaginare con molta fantasia il mostro marino che si cela dietro ad una manciata di stelle deboli!

Sirio, la stella più luminosa del cielo, a inizio mese solcherà il meridiano sud verso le dieci di sera e, insieme a Giove, saranno gli astri serali più brillanti del cielo, dopo la Luna. Venere sarà sempre più immerso nelle luci dell’alba e visibile per poco tempo al mattino ad inizio mese sopra l’orizzonte Sud-Est. La Luna è all’ultimo quarto il 3 febbraio, luna nuova il 9 del mese, primo quarto il 16 e luna piena il 24 febbraio. Il 5 febbraio il nostro satellite, che mostrerà una falce decrescente, passerà prospetticamente vicino alla stella Antares, il cuore dello Scorpione. I due astri saranno visibili la mattina prima dell’alba molto bassi sull’orizzonte Sud-Est. Il 7 febbraio la Luna sorgerà vicino a Venere. Purtroppo, anche in questo caso sarà complicata l’osservazione. La Luna è una sottilissima falce e con Venere sarà bassa sull’orizzonte Sud-Est ed entrambi appena visibili prima del sorgere del Sole. Il 14 febbraio la Luna si troverà vicina a Giove. La Luna una falce sottile crescente e Giove brillante come sempre daranno spettacolo nel cielo serale. Se siamo alla ricerca di una serata romantica, in questa sera, a soli quattro giorni dalla Luna nuova possiamo cercare di vedere la luce cinerea e quindi la parte in ombra della Luna che, rischiarata dal riflesso della Terra, è perfettamente visibile nel cielo, completando la sfera della falce lunare. Orione a sinistra e Sirio più in basso completeranno il bel panorama celeste. La congiunzione vera e propria tra la Luna e Giove avverrà il 15 alle sette del mattino.

 

 

S O L E   L U N A
1 marzo 6:47 18:03   3 marzo Ultimo Quarto 16h 23m
15 marzo 6:23 18:19   10 marzo Luna Nuova 10h 00m
31 marzo 6:56 19:37   17 marzo Primo Quarto 05h 11m
Nel corso del mese le giornate si allungano di circa 1 ora e 24 minuti.
  25 marzo Luna Piena 08h 00m
       

Marzo è il mese dell’equinozio di primavera. Ma quest’anno è il mese anche della Pasqua la cui data, lo sappiamo, varia e dipende dalle fasi lunari. La festività religiosa cade infatti il 31 marzo, precisamente la prima domenica dopo la Luna piena di primavera. E la Luna non si fa mancare all’appello perché la Luna piena cade proprio qualche giorno dopo l’equinozio e precisamente il 25 marzo. Ma, non contenta, entra nella penombra della terra. Quindi lo stesso 25 ci sarà un’eclisse di Luna parziale e di penombra. L’eclisse di penombra è piuttosto difficile da osservare e a dire il vero è anche poco scenografica visto che il calo di luminosità sarà lieve e difficilmente apprezzabile. Inoltre, dall’Italia, escludendo una parte della Puglia dove non potrà essere vista, sarà visibile solo all’inizio con la Luna prossima al tramonto. Tempo permettendo, ovviamente. Diamo comunque ugualmente i tempi dell’eclissi per l’Italia. La Luna entrerà nella penombra alle 5:51 ma tramonterà poco dopo. Il massimo dell’eclissi si avrà alle 8:12 con la Luna sotto l’orizzonte così pure l’uscita dalla penombra alle 10:32.

Il giorno 3, all'ultimo quarto, la Luna sarà vicinissima ad Antares. L’allineamento è visibile prima dell’alba in direzione dell’orizzonte sud est a partire dalle due e mezza del mattino, quando Antares sorgerà, e visibile fino all’alba con i due astri prossimi al meridiano sud. Sarà interessante vedere Antares arancione e la Luna argentea. Un’occasione per capire le differenze cromatiche tra la luce del Sole riflessa dalla Luna e quella della supergigante rossa dello Scorpione. Un simile allineamento prospettico si presenterà il 30 del mese.

Il 13 marzo la Luna, con la sua falce sottile, appena dopo la Luna nuova, tramonterà vicino ed in congiunzione con Giove. I due astri saranno visibili dopo il tramonto del Sole in direzione ovest e si avvicineranno sempre più all’orizzonte fino a toccarlo poco dopo le 10 di sera. Il 14 del mese, la Luna si troverà tra l’ammasso aperto delle Pleiadi e Giove. Saranno inizialmente osservabili dopo il tramonto del Sole a circa una cinquantina di gradi sopra l’orizzonte e, attraversando l’orizzonte ovest, si avvicineranno sempre di più al loro tramonto. Il 18 marzo la Luna sarà in mezzo alla costellazione dei Gemelli, un po’ in basso rispetto a Castore e Polluce all’altezza del loro abbraccio.

Il 20 del mese è giunta l’ora di cambiare stagione, almeno astronomicamente parlando. Finalmente è arrivato l’equinozio di primavera! In questo giorno l’asse di rotazione terrestre giace in un piano perpendicolare alla congiungente Sole – Terra e quindi all’equatore il Sole sarà allo zenith e in tutto il globo il giorno e la notte avranno la stessa durata. Da oggi in poi le ore di luce supereranno quelle della notte.

I giorni vicini alla Luna nuova sono i migliori per osservare deboli galassie e nebulose, chiamati appunto oggetti del profondo cielo, generalmente osservabili con l’ausilio di un telescopio e cieli bui. In effetti è il mese ideale per osservare le galassie nella costellazione del Leone e l’ammasso di galassie nella Vergine e nella Chioma di Berenice. Le tre costellazioni culminano al meridiano quando il cielo è già buio. Anche M51 nella costellazione dei Cani da Caccia, appena sotto il timone del Grande Carro è un ottimo bersaglio per essere osservata con un telescopio anche piccolo, prossima allo zenith.

Tuttavia, chi avesse soltanto un binocolo potrebbe cercare di osservare la stella 55 cancri, nella costellazione del Cancro. Un sistema in realtà doppio con la stella principale simile al nostro Sole, chiamata anche Copernicus e la stella secondaria una nana rossa ed entrambe distanziate circa 41 anni luce da noi. Il sistema stellare ha 5 pianeti conosciuti orbitanti intorno alla stella principale. Curioso notare che oltre ad avere un pianeta probabilmente costituito da lava, nel 2003 è stato mandato, verso questo sistema planetario, un messaggio, denominato Cosmic Call 2 che arriverà nel 2044. Si pensa in realtà che il pianeta sia interamente coperto di lava e senza un’apparente superficie solida. Ma nel dubbio potete sempre prenotare il vostro biglietto ed andarci come suggerisce la NASA!!! Un oceano globale di lava sotto cieli scintillanti di silicati che riflettono la lava sottostante: quale scelta migliore per una vacanza estrema? Il pianeta Janssen, o 55 Cancri e, orbita attorno a una stella chiamata Copernico a soli 41 anni luce di distanza. La superficie fusa è completamente inabitabile, ma volerai sopra in sicurezza, ammirando panorami mozzafiato: l'orizzonte in fiamme, il pianeta gemello di Janssen, Galileo sospeso in un cielo scuro, e cortine di particelle luminose mentre scivoli attraverso il terminatore verso il lato oscuro di Janssen.

 

S O L E   L U N A
1 gennaio 7:40 16:51   4 gennaio Ultimo Quarto 04h 30m
15 gennaio 7:38 17:05   11 gennaio Luna Nuova 12h 57m
31 gennaio 7:26 17:25   18 gennaio Primo Quarto 04h 53m
Nel corso del mese le giornate si allungano di circa 48 minuti   25 gennaio Luna Piena 18h 54m
       

Con la Luna che a inizio mese rischiarerà il cielo solo nella seconda parte della notte, potremo goderci, a partire dall’imbrunire, le bellissime costellazioni invernali. Verso sud Orione con la grande nebulosa, il Toro con le Pleiadi e i Gemelli, oltre che ben alte sull’orizzonte le costellazioni dell’Auriga e Perseo. Orione culmina al meridiano poco prima delle 23 a inizio mese e, data la sua facile identificazione, ci servirà da riferimento.

Confronto fra le dimensioni di Sirio A e del SoleProlungando le tre stelle della Cintura verso destra si potrà riconoscere Aldebaran, la stella principale e occhio del Toro, che ci indica la tipica V della costellazione. Mentre prolungando le stesse tre stelle verso il basso a sinistra non potremo che notare la stella più luminosa del cielo: Sirio, conosciuta anche come stella del Cane o Canicola, essendo in effetti la stella principale della costellazione del Cane Maggiore. Gli antichi egizi usavano questa stella per scandire l’inizio dei periodi caldi, la canicola appunto, da luglio ad agosto, quando Sirio sarebbe sorta poco prima del Sole e annunciando l’alluvione del Nilo. La stella Sirio ha una massa doppia rispetto a quella del Sole ma la sua forte luminosità, 25 volte quella della nostra stella, unita alla vicinissima distanza di soli 8,26 anni luce, la rendono la stella più luminosa del cielo sia boreale che australe. La sua temperatura superficiale di poco meno di 10.000 gradi la rende di un colore azzurro blu. Fate il confronto diretto con il colore rossastro di Betelgeuse ed arancione di Aldebaran, ma attenzione perché quando Sirio è molto bassa sull’orizzonte anch’essa può apparire rossastra, ma questa volta a causa dell’atmosfera. In realtà Sirio è un sistema binario. Mentre Sirio A, la stella più luminosa di magnitudine -1.47, è una stella di sequenza principale come il Sole, la compagna invece, Sirio B, è invisibile a occhio nudo essendo di magnitudine 8,44 ed è una stella nana bianca che ruota intorno a Sirio A con un periodo di 50 anni. A metà mese Sirio culmina al meridiano verso le 11 di sera e perciò questo è il mese migliore per osservarla, anche se, data la sua luminosità, ci cullerà per tutto il periodo invernale fino a inizio primavera.

Il cielo di gennaio è piuttosto popolato da ammassi stellari che possono essere facilmente osservati anche con un piccolo telescopio o un binocolo, meglio nelle notti senza Luna. Oltre alle Pleiadi, ben visibili e spesso scambiate per il Piccolo Carro, e le Iadi che circondano l’occhio della costellazione del Toro, nella costellazione dell’Auriga sono facili da osservare M36 di magnitudine 6,3 M37 di magnitudine 5,6 e M38, quest’ultimo di magnitudine 7,4. Più a sinistra, ai piedi della costellazione dei Gemelli, si trova M35 di magnitudine 5,3 e visibile in cieli bui anche a occhio nudo, con a fianco il più piccolo ammasso NGC 2158. Continuando la ricerca di ammassi aperti facilmente osservabili anche a occhio nudo, a sud di Sirio si può cercare M41 o ammasso del Piccolo Alveare, addirittura di magnitudine 4,3 nel Cane Maggiore e poi M44 o ammasso del Presepe, nella costellazione del Cancro.

In questo mese la Luna è all’ultimo quarto il 4 di gennaio, Luna nuova l’11, al primo quarto il 18 del mese, e Luna piena il 25 gennaio.

Giove è ancora brillantissimo nella prima parte della notte tramontando ben dopo la mezzanotte. La sua massima altezza sull’orizzonte sarà di poco meno di 60 gradi e quindi ben alto sull’orizzonte sud quando culmina al meridiano, verso le otto di sera a inizio mese e verso le sei alla fine del mese. Saturno si appresta a essere sempre meno visibile tramontando verso le nove di sera a inizio mese e alle sette e mezza alla fine. Venere sarà ben visibile all’alba splendendo di magnitudine -4. Tuttavia sarà sempre più vicino al Sole e quindi man mano sempre più difficile da osservare. Il giorno 8 Venere e la Luna con una sottilissima falce splenderanno molto vicine al mattino, osservabili bene ma basse sull’orizzonte est sud-est prima dell’alba.

Da segnalare per finire lo sciame meteorico delle Quadrantidi il cui picco è previsto per il 4 gennaio. Il quadrante, ossia la zona di cielo da dove sembrano, per effetto prospettico, provenire le stelle cadenti è situato tra la costellazione di Ercole e l’Orsa Maggiore e perciò visibile nella seconda parte della notte fino al mattino. Tuttavia è possibile scorgere le meteore anche in altre ore della notte. La Luna disturberà marginalmente le osservazioni dello sciame. Per questo inizio anno è tutto. Buone osservazioni!

Testo tratto da:             INAF TV - www.media.inaf.it/inaftv/ - edu inaf - www.edu.inaf.it - (Licenza CC BY-NC-SA 4.0)
Tabelle Sole - Luna:   Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani -  http://divulgazione.uai.it/ - (Licenza CC BY-NC-SA 3.0)
Mappa:                          https://heavens-above.com