Cielo del mese

 

S O L E   L U N A
1 marzo 6:47 18:02   6 marzo Primo Quarto 17h 32m
15 marzo 6:24 18:19   14 marzo Luna Piena 07h 55m
31 marzo 6:56 19:37   22 marzo Ultimo Quarto 12h 30m
Nel corso del mese le giornate si allungano di circa 1 ora e 26 minuti   29 marzo Luna Nuova 11h 58m
       

L’inverno astronomico sta finendo, la primavera è in arrivo e avremo tutto il mese per prepararci all’Eclisse di Sole del 29 marzo. In questo giorno la Luna si interporrà tra la Terra e la nostra stella oscurandola in parte. Sarà un’eclissi parziale non particolarmente intensa, ma sempre spettacolare da osservare. E allora correte a procurarvi nei negozi specializzati occhialini filtrati opportunamente e certificati oppure costruitevi facilmente un telescopio solare. Vi occorre un tubo lungo circa un metro. Trovatelo già fatto o costruitelo con un cartone; non è necessario che sia a sezione circolare, una sezione lunga e stretta va più che bene. Del nastro adesivo di carta, un pezzo di alluminio per alimenti, un foglio di carta bianca o anche da forno, uno spillo. Coprite una estremità del tubo con il foglio di alluminio e fermatelo con il nastro adesivo. Fateci un foro con lo spillo, più è piccolo, più l’immagine sarà definita ma sarà debole. Eventualmente potete sempre allargarlo in un secondo momento, ma non troppo. Dall’altra estremità, dopo aver aperto una finestrella per poterci guardare dentro, attaccateci il foglio di carta bianca o semitrasparente e il telescopio è fatto. Puntatelo verso il Sole dal lato dell’alluminio e vedrete proiettato il disco del Sole sul foglio bianco. Questo è il metodo più sicuro e divertente che potete fare in più persone nel caso non riusciste a recuperare i filtri certificati. Un altro modo di fortuna è recuperare uno scolapasta con i fori circolari, per lo stesso principio del foro stenopeico verranno proiettate tante immagini del Sole eclissato.

La massima copertura avverrà in Canada con una percentuale di oscuramento del 92%. Nel nostro territorio, l’eclissi si potrà osservare praticamente dalle regioni più a nord della Basilicata, quindi saranno escluse, purtroppo, oltre la Basilicata, anche la Calabria, la Sicilia, parte della Puglia e della Campania. Sarà appena visibile da Napoli con una percentuale di oscuramento dello 0,5 per cento, ma l’importanza crescerà spostandosi verso nord ovest fino a raggiungere l’11% a Torino. Il fenomeno avrà inizio alle 11:15 circa e avrà fine poco prima delle 13 in ora locale. I tempi esatti dipendono dalla posizione di osservazione. Per riferimento riportiamo i tempi di inizio, fine e la percentuale di oscuramento, per le città italiane interessate dall’eclissi sedi dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.

E già che parliamo di Luna, il nostro satellite sarà al primo quarto il 6 di marzo alle 17:32, Luna piena il giorno 14 alle ore 7 e 54, all’ultimo quarto il 22 marzo alle 12 e 30 e appunto Luna nuova il 29 marzo alle ore 11 e 58, quando, essendoci l’eclisse di Sole, possiamo osservare la presenza della Luna nera, altrimenti accecata dalla luce del Sole che la illumina di spalle.

Nel giorno di Luna piena ci sarà anche un’eclissi di Luna ma la totalità sarà invisibile dall’Italia. Possiamo accontentarci di osservare gli istanti iniziali del fenomeno. L’entrata nell’ombra inizierà alle 6:09 e perciò sarà visibile in tutte le zone dove la Luna deve ancora tramontare, con più facilità nelle zone a nord-ovest. Sarà un’eclissi di poco interesse osservativo ma potrebbe essere una sfida fotografica con il nostro satellite basso sull’orizzonte all’inizio della fase principale dell’eclissi.

Per gli amanti dei tramonti, sia il primo che il due del mese, una sottilissima falce di Luna farà compagnia a Venere. Visibili sull’orizzonte ovest-sud-ovest dopo il tramonto del Sole. Poco più in basso, meglio con l’aiuto di un binocolo, assicurandosi che il Sole sia già tramontato, si può scorgere Mercurio. Nel caso sfuggisse all’osservazione, il giorno migliore per cercare di osservare Mercurio è l’8 del mese appena dopo il tramonto del Sole, essendo in questo giorno alla massima distanza angolare dal Sole. Venere potrà essere ancora osservata nei primi giorni del mese. Mostrerà anche lei una falce sottilissima ma la sua vicinanza alla Terra la renderà ancora luminosissima. Con il passare dei giorni si avvicinerà angolarmente sempre più al Sole e perciò sempre più difficile da osservare. Giove, sempre tra le corna del Toro, sarà ben visibile nella prima parte della notte, tramontando all’una di notte a fine mese. Marte colorerà di rosso la costellazione dei Gemelli. Con il passare dei giorni del mese, uscirà dal loro cuore per dirigersi verso la costellazione del Cancro. Nella notte tra l’8 e il 9, Marte e la Luna saranno vicinissimi all’interno della costellazione dei Gemelli. Seguiteli già dalla sera dell’8 quando la Luna si avvicinerà prospetticamente sempre più al Pianeta Rosso fino al loro tramonto verso le 3 del mattino del giorno dopo.

E oltre l’eclissi, sono da segnalare altre due date astronomicamente importanti. Il 20 marzo è l’equinozio di primavera! Il giorno e la notte hanno durata uguale e da oggi in avanti avremo più ore di luce ma meno ore a disposizione per osservare il cielo notturno. Il 23 del mese gli anelli di Saturno taglieranno il piano equatoriale e perciò “idealmente” spariranno dalla vista. Tuttavia Saturno è troppo vicino al Sole per essere osservato in questa configurazione con un telescopio, almeno da Terra.

Di notte, in questo periodo, il piano della nostra galassia è piuttosto basso sull’orizzonte e non ci farà da scudo verso le profondità del cosmo. Questo è il periodo migliore per osservare le galassie. Solo del catalogo di Messier c’è l’imbarazzo della scelta, ma se accendiamo le galassie di altri cataloghi più profondi rimaniamo sbalorditi dall’enorme numero di galassie esistenti. E queste sono solo una leggera graffiatura dell’intonaco del cosmo. Anche per osservare le più brillanti occorre avere un telescopio e cieli bui. Ma ne vale la pena sicuramente!

Per chi ama invece osservare il cielo ad occhio nudo o non ha accesso a un telescopio, si possono cercare in cielo e ammirare le costellazioni della Vergine e della Chioma di Berenice, e sognare ugualmente mondi lontani. Questa zona di cielo è particolarmente ricca di galassie di ogni forma e dimensione concentrate in due ricchi ammassi. L’ammasso della Chioma si trova a circa 350 milioni di anni luce da noi. Ha circa un migliaio di galassie grandi e altrettante piccole. Tuttavia, le galassie di quest’ammasso sono piuttosto deboli e difficilmente osservabili anche con un telescopio di medio diametro. Invece il secondo ammasso, quello della Vergine, è l’ammasso più bello e percorribile con un telescopio amatoriale, essendo a una distanza di soli 60 milioni di anni luce da noi. L’ammasso ne contiene circa duemila. Sedici di loro sono galassie catalogate dall’astronomo Messier e le forme sono tra le più disparate. In effetti le galassie sono classificate principalmente secondo la loro morfologia. Il primo che le classificò sistematicamente fu Hubble nel 1926 ma seguirono successive classificazioni e arricchimenti. Le molteplici forme delle galassie mostrano altrettante molteplici caratteristiche fisiche spesso legate ai loro stadi evolutivi, ricordandoci che è proprio la molteplicità dei loro aspetti e le loro diversità che ci permettono di comprendere i meccanismi più profondi di queste fantastiche isole di stelle.

 

S O L E   L U N A
1 febbraio 7:25 17:27   5 febbraio Primo Quarto 09h 02m
15 febbraio 7:08 17:45   12 febbraio Luna Piena 14h 53m
28 febbraio 6:48 18:01   20 febbraio Ultimo Quarto 18h 33m
Nel corso del mese le giornate si allungano di circa 1 ora e 11 minuti   28 febbraio Luna Nuova 01h 45m
       

Anche in questo mese i pianeti del Sistema solare si rincorrono sull’Eclittica dando spettacolo in cielo. Saturno è visibile a ovest dopo il tramonto del Sole ma soltanto per la prima metà del mese. Poi, oltre ad anticipare il suo tramonto, sarà sempre più immerso nelle luci del Sole fino a non essere più osservabile. Anche i suoi anelli, praticamente di taglio, saranno quasi irriconoscibili e poco appariscenti quasi come se li volesse nascondere alla nostra vista. Al contrario Giove risplende in cielo nella costellazione del Toro ben visibile anche a fine mese per tutta la prima parte della notte. Marte ancor più di Giove sarà visibile per tutto l’arco della notte nella costellazione dei Gemelli, rosso come sempre. Il pianeta del mese è senz’altro Venere, splendida e splendente. Un pianeta tanto inospitale quanto affascinante il cui studio approfondito potrebbe chiarire quali possano essere i limiti per la fascia di abitabilità anche in altri sistemi planetari. Il gemello della Terra che però ha preso un’altra strada con un effetto serra incredibilmente alto che porta la superficie del pianeta a temperature di circa 500 gradi e un’atmosfera fatta del 96 per cento di anidride carbonica con piogge di acido solforico. Appena superata la dicotomia – ossia praticamente la fase di ultimo quarto, da inizio fino alla fine del mese – Venere si appresta a diventare una sottile falce e, avvicinandosi alla Terra sempre più, il suo diametro apparente passerà da 32 secondi d’arco ad addirittura 48 secondi d’arco. Il giorno 16 sarà al massimo della sua luminosità guadagnandosi, senza dubbi, il trofeo di astro più luminoso del cielo serale, escludendo ovviamente la Luna. Essendo luminosissimo, fino ad avere una magnitudine addirittura di –4,8 circa, è impossibile non trovarlo verso sud-ovest a partire dall’imbrunire. Per chi ha un telescopio, anche piccolo, sarà bello seguirlo per tutto il mese e osservare la sua fase e la sua grandezza che varierà con il passare dei giorni, ripercorrendo le osservazioni che fece Galileo Galilei nel ‘600. Un invito allettante per chi inizia ad osservare il cielo con un telescopio!

La Luna sarà al primo quarto il 5 di febbraio alle ore 9:02, Luna piena il 12 del mese alle 14:53, all’ultimo quarto il 20 febbraio alle ore 18:33 e Luna nuova il 28 del mese all’1:45.

Il primo giorno del mese ci sarà una spettacolare congiunzione tra la Luna, Venere e Saturno, con anche Nettuno vicino ma invisibile a occhio nudo. Godetevi un aperitivo invernale all’aperto, con vista verso sud-ovest appena dopo il tramonto del Sole, intorno alle 18. La sera del 6 la Luna sarà prospetticamente vicina a Giove, entrambi nella costellazione del Toro, con la Luna che ha di poco superato il primo quarto. La loro vicinanza sarà apprezzabile anche la sera del 7 con la Luna questa volta spostata più verso la costellazione dell’Auriga.

In questo mese la costellazione dei Gemelli è ben alta sull’orizzonte ed è visibile per quasi tutta la notte. Riconoscibile dalle due stelle brillanti Castore e Polluce, insieme alle altre costellazioni è ben visibile quando la Luna non rischiara il cielo. Ossia durante i primissimi giorni e dopo la metà del mese. Questi sono i periodi migliori per apprezzare le bellezze del profondo cielo ossia oggetti celesti piuttosto deboli quali ammassi stellari, Nebulose e Galassie. Ma se proprio avete voglia di dare uno sguardo ai Gemelli con la Luna presente, fatelo il 9 di febbraio verso le otto di sera! Lo spettacolo è assicurato. Marte e la Luna sono proprio in mezzo a questa costellazione e sembrano essere due doni che i due gemelli si scambiano reciprocamente. Con un telescopio a bassi ingrandimenti si possono addirittura vedere i due astri nello stesso campo dell’oculare. Nei giorni seguenti la Luna, aspirando ad essere piena, si sposta nella costellazione del Cancro, e poi in quella del Leone. In particolare, il 12 proprio nel giorno di plenilunio, il nostro satellite sarà prossimo prospetticamente alla stella più luminosa del Leone: Regolo. Di colore bianco azzurro e a 79 anni luce da noi, Regolo in realtà è un sistema quadruplo formato da una coppia di stelle doppie. Ma questa costellazione ci preannuncia anche l’approssimarsi del periodo migliore per perdersi in cielo in mezzo a tante galassie. Naturalmente per osservarle serve un telescopio e cieli piuttosto bui. Solo nel Leone Messier ne ha catalogate cinque: M95, M96, M105, M65 e M66 ma ne sono presenti parecchie di più. Ad esempio, la galassia Hamburger o NGC 3628 che con M65 e M66 costituisce il tripletto di galassie del Leone. Per chi ha nostalgia del Natale, conviene alzare lo sguardo verso la costellazione del Cancro. Situata in mezzo tra quella del Leone e dei Gemelli è sede di due ammassi stellari piuttosto facili da osservare: M67, un ammasso aperto piccolo formato da stelle piuttosto vecchie ed M44 o appunto ammasso del Presepe. Visibile addirittura ad occhio nudo come una macchiolina lattescente è ben osservabile al binocolo o con un piccolo telescopio.

 

S O L E   L U N A
1 dicembre 7:21 16:41   1 dicembre Luna Nuova 07h 21m
15 dicembre 7:33 16:41   8 dicembre Primo Quarto 16h 27m
31 dicembre 7:40 16:51   15 dicembre Luna Piena 10h 02m
    22 dicembre Ultimo Quarto 23h 27m
  30 dicembre  Luna Nuova  23h 27

Ed eccoci arrivati all’ultimo mese di questo 2024 astronomico. Approfittando delle giornate di luce piuttosto corte, avremo ancora modo di ammirare la costellazione del Cigno a nord-ovest e le costellazioni di Pegaso ed Andromeda. Ma con l’avanzare della notte le costellazioni del Toro, dell’Auriga, di Orione e dei Gemelli daranno spettacolo, soprattutto nel periodo dove la Luna non disturba rischiarando il cielo. Il periodo migliore per osservare le stelle e gli oggetti celesti di profondo cielo è quindi durante i primi e gli ultimi dieci giorni del mese, quando la fase della Luna è lontana dall’essere piena. La costellazione di Orione, che in questo mese culmina circa alla mezzanotte, è un incredibile contenitore di oggetti celesti e interessanti stelle. Potremo apprezzare la differenza di colori tra la gigante rossa Betelgeuse e la gigante blu Rigel, ma il meglio lo riserva l’osservazione della splendida M42, o grande nebulosa di Orione, visibile anche ad occhio nudo e che ci accompagnerà per qualche mese ancora.

Vicinissima a M42 esiste una piccola nebulosa, chiamata Nebulosa dell’Uomo che corre o Running Man Nebula, dove il telescopio Hubble ha fotografato un insieme di nebulose piuttosto rare che si verificano quando il gas caldo espulso da una stella appena nata si scontra con il gas e la polvere circostante, creando onde d’urto luminose. Non lontano, ma visibile soltanto con un telescopio, nella costellazione dell’Unicorno è possibile osservare la Nebulosa Rosetta. Come la grande nebulosa di Orione ed NGC 1977, è una nebulosa di intensa formazione stellare. Un ottimo periodo per festeggiare il Natale delle stelle.

In questo mese Venere al tramonto splende addirittura di magnitudine -4 verso l’orizzonte ovest, mentre Giove e Marte sono visibili per tutta la notte splendenti rispettivamente nelle costellazioni del Toro e del Cancro. Saturno ci fa ancora visita nella prima parte della notte, tramontando verso la mezzanotte a inizio mese e verso le dieci e mezza di sera alla fine di dicembre.

In questo mese avremo ben due sciami meteorici degni di nota. Il primo, le Geminidi, osservabile tra il 2 e il 21 dicembre, raggiungerà il picco di attività tra il 13 e il 14. È lo sciame meteorico più intenso dell'anno, offrendo spesso scie luminose e colorate. Offre anche una buona attività prima di mezzanotte, poiché in questo mese la costellazione dei Gemelli è ben posizionata dalle dieci di sera in poi. Purtroppo, la Luna quasi piena nel periodo del massimo ridurrà notevolmente il numero di meteore osservate. Sotto cieli limpidi e trasparenti, è possibile comunque osservare molte meteore luminose guardando in una direzione con la Luna alle spalle. Questo sciame è l’unico tra quelli finora conosciuti ad avere come progenitore un asteroide. Il secondo sciame, le Ursidi ha un periodo di attività dal 16 al 26 dicembre. Il massimo è aspettato tra il 21 e il 22 del mese. Sono spesso trascurate perché la frequenza è molto inferiore a quella delle Geminidi. Durante il massimo, normalmente si potranno osservare 5-10 Ursidi nel periodo che precede l’alba. Anche questa volta, una Luna all’ultimo quarto, presente nel cielo mattutino, oscurerà le meteore più deboli.

Ed ora uno sguardo al calendario dell’avvento astronomico – dove si saltano i giorni, non ci si ferma al 25, e dove in un giorno solo si può trovare anche più di una sorpresa.

1 dicembre. È Luna nuova e perciò iniziamo il mese con un nuovo ciclo di fasi lunari.

4 dicembre. La Luna e Venere saranno molto vicini tra loro, a poco più di 2° in cielo con la Luna che mostra una piccola falce sottile. I due astri saranno visibili subito dopo l’imbrunire fino a circa le 18, quando tramonteranno sull’orizzonte sud ovest.

5 dicembre. La Luna sarà sempre vicina a Venere ma dal lato opposto e soprattutto in mezzo, a circa 1/3 di distanza da Venere, ci sarà anche Plutone. Non sarà visibile ad occhio nudo ma quando osserverete i due astri più brillanti non dimenticatevi della presenza del nostro caro ex nono pianeta.

6 dicembre. Giove sarà al perigeo, nel punto più vicino alla Terra, preparandosi per l’opposizione.

7 dicembre. Giove sarà all’opposizione, ben alto nel cielo e con la sua magnitudine di -2,8 risplende in una zona celeste densa di belle costellazioni. Un invito ad osservarlo per tutto il mese. Già con un buon binocolo è possibile vedere i suoi quattro satelliti più brillanti. In questo giorno con una configurazione particolarmente favorevole all’osservazione a basso ingrandimento.

8 dicembre. La Luna sarà al primo quarto e ci sarà un incontro prospettico tra il nostro satellite e Saturno. L’allineamento sarà ben visibile da dopo il tramonto del Sole fino a circa le 22.30 quando i due astri, dapprima sopra l’orizzonte sud, tramonteranno poi a ovest.

13 dicembre. La Luna incontrerà l’ammasso delle Pleiadi. Da dopo il tramonto del 13 fino a notte fonda del 14 è possibile seguire il moto della Luna rispetto all’ammasso aperto M45. La forte luminosità della Luna renderà difficile la visione delle stelle dell’ammasso ma un binocolo o un telescopio a bassi ingrandimenti potrà aiutare l’osservazione dei due oggetti celesti.

14 dicembre. La Luna sarà ben alta nella costellazione del Toro e quindi vicina a Giove. Entrambi ben visibili sostanzialmente per tutta la notte.

15 dicembre. In questo giorno la Luna sarà piena e illuminerà il cielo per tutta la notte, sorgendo alle 16.30 e tramontando alle 8 del giorno dopo.

18 dicembre. La Luna e Marte ci delizieranno con un loro avvicinamento prospettico per tutta la notte fonda fino all’alba. Saranno già vicini alla sera del 17 al loro sorgere ma, col passare delle ore, si avvicineranno sempre più.

21 dicembre. È il Solstizio d’inverno. Il Sole raggiunge il punto di minima declinazione e noi, ammiratori del cielo, avremo ben 15 ore per osservare la volta stellata. Da oggi in avanti le ore di luce aumenteranno sempre più, rosicchiando lentamente quelle di buio.

30 dicembre. È ancora Luna nuova e questa sera finiscono gli appuntamenti in cielo, pronti per la serata del 31 per un nuovo ciclo, oltre che lunare, anche annuale.

Buon 2025!

 

S O L E   L U N A
1 gennaio 7:40 16:52   7 gennaio Primo Quarto 00h 56m
15 gennaio 7:37 17:06   13 gennaio Luna Piena 23h 27m
31 gennaio 7:26 17:26   21 gennaio Ultimo Quarto 21h 31m
Nel corso del mese le giornate si allungano di circa 48 minuti   29 gennaio Luna Nuova 13h 36m
       

Archiviato il 2024, il cielo del nuovo anno ci riserverà molte sorprese che scopriremo con il passare dei mesi. Iniziamo naturalmente con gennaio. Il 4 gennaio alle ore 15 la Terra si troverà al Perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147.103.679 km.

In questo mese Venere sarà ben visibile verso ovest dopo il tramonto del Sole. Brillerà di magnitudine -4 guadagnandosi l’attributo di pianeta del tramonto. Anche Saturno, molto meno luminoso di Venere, sarà visibile per qualche ora sull’orizzonte sud-ovest appena dopo il tramonto del Sole. Raggiunta l’opposizione il mese scorso, Giove sarà ancora ben visibile per tutta la notte, tramontando a fine mese poco dopo le 3 del mattino. Marte sarà anche lui visibile per tutto il mese e per tutto l’arco della notte. Raggiungerà l’opposizione il 16 gennaio quando sarà visibile dal tramonto all’alba e raggiungerà la massima altezza verso la mezzanotte e mezza.

Il 3 gennaio al tramonto potremo osservare la Luna, con la sua falce sottile, vicinissima a Venere, quest’ultima brillante come solo lei sa fare. Cerchiamoli al calar del Sole verso le cinque di pomeriggio guardando in direzione sud-sud-ovest. Con lo scurirsi del cielo inizierà ad essere visibile poco più a sinistra in alto – Saturno - anche lui nella costellazione dell’Acquario. E se il 3 siamo fuori ad osservare il cielo non perdiamo l’occasione di osservare lo sciame delle Quadrantidi. Sono meteore particolari, con scie corte ma che producono bellissime palle di fuoco in cielo. Il picco è aspettato sempre in serata ed è di durata piuttosto breve, di circa 6 ore. La Luna non disturba le osservazioni, soprattutto dopo il suo tramonto, e nei casi più fortunati è possibile osservare fino a oltre cento meteore all’ora, anche se normalmente possiamo accontentarci di un tasso di 25 meteore all’ora.

E ora prepariamoci all’evento del mese, l’occultazione di Saturno da parte della Luna la sera del 4 gennaio. Sarà una bellissima e stupenda occultazione da non perdere. Per l'Italia il fenomeno sarà visibile su quasi tutto il territorio escludendo le zone più a sud-ovest della Sicilia e la punta della Calabria. Ma in queste zone ci sarà ugualmente lo spettacolo di una congiunzione radente molto stretta soprattutto perché Saturno si troverà nel lembo della Luna non illuminato dal Sole. Anche questa sera la Luna mostrerà una bellissima falce e l’ora dell’occultazione è particolarmente comoda iniziando nel territorio italiano alle 18:30 ora locale e terminando alle 19:37. I due astri saranno facilissimi da osservare già visibili appena dopo il tramonto del Sole e a una trentina di gradi dall’orizzonte sud-ovest. Poco sotto la Luna, Venere brillerà di magnitudine -4 completando la bellissima vista del cielo. Il consiglio è quello di prepararsi ben in anticipo in modo da non perdere gli istanti di inizio occultazione ma soprattutto per poter apprezzare l’avvicinamento prospettico dei due corpi celesti. Per chi ha un telescopio sarà bellissimo osservarlo mentre viene occultato dal lembo oscuro della Luna e vederlo riapparire da quello luminoso ma anche con un binocolo o solo ad occhio nudo l’occultazione sarà fantastica ugualmente!

Diamo ora uno sguardo alle fasi Lunari. La Luna sarà al primo quarto il 7 gennaio, Luna Piena il 16 del mese, ultimo quarto il 21 di gennaio e Luna nuova il 29 del mese.

La notte del 9 è possibile osservare un incontro prospettico tra la Luna e le Pleiadi. L’avvicinamento più stretto si osserverà con i due astri al tramonto verso le 3 e mezza del 10 ma già dalla sera del 9 potremo seguire la Luna che con il passare delle ore si avvicina sempre più all’ammasso di stelle.

Il 10 sera invece la Luna sarà vicina a Giove nel mezzo della costellazione del Toro, dell’Auriga e di Perseo. Il 14 al mattino presto ci sarà una strettissima congiunzione tra la Luna e Marte. Si potranno osservare verso l’orizzonte ovest. La loro vicinanza permetterà di osservarli addirittura nello stesso campo di un telescopio a bassi ingrandimenti, e sarà anche sicuramente bello osservarli con un binocolo o ad occhio nudo. La massima vicinanza sarà verso le 5 e mezza del mattino del 14 gennaio ma potrete seguire il loro avvicinamento già dalla sera prima. La sera del 20 Saturno e Venere saranno in congiunzione. Visibili sull’orizzonte sud-ovest da dopo il tramonto del Sole fino a circa le otto di sera quando anche loro tramonteranno.

Diamo uno sguardo alle costellazioni visibili in questo inizio dell’anno. Nella prima parte della notte il cielo è ornato dalle costellazioni del Toro, di Orione, dell’Auriga e di Perseo, mentre Andromeda e Pegaso, al tramonto verso ovest, ci stanno lentamente abbandonando. La stella Sirio, la più luminosa del cielo, è ben visibile prolungando verso il basso le tre stelle della cintura di Orione. Con lo scorrere delle ore l’Orsa Maggiore si alzerà sempre più in cielo. Verso la mezzanotte, troveremo le costellazioni dei Gemelli e del Cancro ben alte quasi allo zenit e nella seconda parte della notte, guardando verso sud, sarà ben evidente la costellazione del Leone e poi verso est quella del Boote con la luminosa stella Arturo.

Buone osservazioni e Buon Anno!

 

S O L E   L U N A
1 novembre 6:45 17:06   1 novembre Luna Nuova 13h 47m
15 novembre 7:02 16:51   9 novembre Primo Quarto 06h 56m
30 novembre 7:20 16:42   15 novembre Luna Piena 22h 28m
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 59 minuti   23 novembre Ultimo Quarto 02h 28m
       

A novembre la costellazione di Perseo fa gli onori di casa. Ben alta in cielo, praticamente allo zenith per tutto il mese, non può che essere notata dalla sua riconoscibile forma a Y. In una delle due braccia c’è la stella Algol, la seconda stella più luminosa della costellazione, e l’occhio della Gorgone Medusa. Anche chiamata stella del diavolo o più propriamente, come il nome fa intuire, Gou, un essere simile a un mostro umanoide; insomma, per farla breve, un mostro non morto. Algol è il prototipo delle stelle denominate Variabili ad eclisse. Ossia sistemi binari o multipli dove a turno le stelle si eclissano a vicenda determinando la variazione di luminosità in cielo. Nel caso di Algol, distante 93 anni luce da noi, la luminosità apparente varia tra le magnitudini 2,12 e 3,39 ogni 2 giorni, 20 ore e 49 minuti per un periodo di 10 ore, che equivale alla durata dell'eclisse parziale. Quando la stella più piccola eclissa parzialmente quella principale di colore bianco azzurro.

Oltre alla costellazione di Perseo, il cielo di novembre ci delizia con bellissime costellazioni a carattere invernale. A fianco di Perseo è ben riconoscibile la costellazione dell’Auriga e più in basso quella del Toro, con il noto e bellissimo ammasso aperto M45 - Pleiadi o Le Sette Sorelle. Se avete un binocolo a portata di mano, le Pleiadi sono un bellissimo e facile oggetto celeste da osservare. Ma già che ci siete, spostatevi verso la costellazione dell’Auriga perché al suo interno possiamo trovare altri ammassi stellari, più difficili ma altrettanto belli: sono M36, M37 e M38. Tre ammassi aperti, visibili con il binocolo e talvolta sotto cieli bui anche ad occhio nudo. Sotto alla costellazione del Toro non potete ignorare quella di Orione, riconoscibile dalle tre stelle allineate della cintura e le tre più vicine della spada. Lì, proprio al centro della spada, c'è la grande nebulosa di Orione M42. È ben visibile ad occhio nudo e con un binocolo anche in cieli non particolarmente bui. Buona osservazione di questa incredibile regione di gas dove si formano nuove stelle!

La Luna sarà nuova il primo del mese, al primo quarto il 9 di novembre, Luna piena il 15 del mese e all’ultimo quarto il 23 di novembre, per poi essere ancora nuova quasi esattamente un mese dopo, il primo di dicembre.

Giove splende in cielo in tutta la sua grandezza preparandosi all’opposizione il mese prossimo. E prepariamoci anche noi osservandolo per tutto novembre perché sarà visibile per tutta la notte, culmina al meridiano ben alto in cielo, intorno alle 2 ad inizio mese e a mezzanotte a fine mese. Marte, lungo l’eclittica, segue Giove e quindi anch’esso ben visibile ancora meglio per tutta la seconda parte della notte, rosso come sempre. Venere è il pianeta della sera. Al tramonto, in direzione ovest, basso sull’orizzonte, brilla di magnitudine -4. Impossibile non notarlo. Saturno anticipa sempre più il suo tramonto e perciò meglio osservarlo nella prima parte del mese, anche se, tramontando a fine mese intorno alla mezzanotte, risulta ancora visibile dall’imbrunire. Urano è all’opposizione il 17 di novembre nella costellazione del Toro, non lontano dalle Pleiadi. Di magnitudine di poco inferiore alla sesta potrebbe essere visto a occhio nudo in cieli bui e con buona vista. Si può cercarlo con un binocolo o con un telescopio rendendo l’osservazione più semplice. Ma attenzione a non confonderlo con una stella.

Rimanendo confinati nel Sistema solare, novembre è il mese dello Sciame meteorico delle Leonidi, il cui picco è tra il 17 e il 18 novembre. Sciame che ha dato in passato spettacolari piogge meteoriche in cielo ed è legato al passaggio ogni 33 anni della cometa 55P/Tempel-Tuttle. La pioggia di meteore di solito è spettacolare quando la cometa torna a farci visita. Il prossimo passaggio sarà nel 2031 ma anche in questi anni di attesa, in generale si potrebbe avere un tasso meteorico piuttosto alto, di circa 100 meteore all’ora. Purtroppo, quest’anno la Luna si mette in mezzo ed essendo in questi giorni di metà mese quasi piena, disturberà le osservazioni rendendo la pioggia di meteore meno evidente e cancellando alla vista quelle più deboli.

Il 5 del mese Venere e la Luna saranno prospetticamente vicini. La Luna mostrerà una falce sottile, entrambi gli astri saranno immersi nelle luci del tramonto, bassi sull’orizzonte sud sud-ovest. Da osservare a partire dalle ore 17. Da sera inoltrata del 15 fino all’alba del 16 la Luna sarà nei pressi dell’ammasso delle Pleiadi M45. Praticamente piena rischiarerà le stelle dell’ammasso rendendolo difficilmente visibile. Provate comunque con un binocolo. Il 17 di novembre non perdete l’avvicinamento tra la Luna e Giove. A partire dal loro sorgere verso nord est alle 5 di sera e per tutta la notte culmineranno al meridiano alle 2 di notte del 18 novembre. La sera del 19 la Luna sarà vicina a Polluce e poco distante da Marte poi nell’arco della nottata e proseguendo il suo moto il 20 del mese si avvicinerà a Marte. Sembra quasi che uno dei due gemelli abbia tirato una testata alla Luna indirizzandola verso il pianeta rosso, sfiorandolo ma senza colpirlo… La Luna e Marte sorgeranno praticamente insieme e prospetticamente vicini la sera del 20 novembre intorno alle 22 e ci accompagneranno tutta notte fino all’alba del 21.

Testo tratto da:             INAF TV - www.media.inaf.it/inaftv/ - edu inaf - www.edu.inaf.it - (Licenza CC BY-NC-SA 4.0)
Tabelle Sole - Luna:   Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani -  http://divulgazione.uai.it/ - (Licenza CC BY-NC-SA 3.0)
Mappa:                          https://heavens-above.com