Cielo del mese

 

S O L E   L U N A
1 novembre 6:45 17:06   5 novembre Luna Piena 14h 19m
15 novembre 7:02 16:51   12 novembre Ultimo Quarto 06h 28m
30 novembre 7:29 16:42   20 novembre Luna Nuova 07h 48m
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 58 minuti   28 novembre Primo Quarto 07h 59m
       

Il cielo di novembre è un cielo di passaggio. L’aumentare delle ore di buio ci permette ancora di camminare in prima serata tra le costellazioni estive del Cigno e della Lira, e con l’avanzare del buio di ammirare le costellazioni di Pegaso e di Andromeda, le meno appariscenti dell’Acquario, dei Pesci e della Balena, per aspettare l’arrivo dirompente, a notte fonda, delle costellazioni invernali quali il Toro, l’Auriga e Orione. Ma si sa ogni viaggio, anche quello tra le costellazioni del cielo, può nascondere insidie.

E così a buio inoltrato, verso la mezzanotte, in questo mese alzando lo sguardo quasi allo Zenit appaiono maestose le costellazioni di Cassiopea, con la sua forma a “W” o a “M”, e quella di Perseo. In quest’ultima c’è una stella molto particolare che, ad incontrarla, potrebbe rovinarci la nottata e farci ricordare il terrore della notte di Halloween del mese scorso. È la stella Algol o beta Persei. Il cui nome significa "testa di ghul". La stella Demone per gli anglosassoni, e per alcune tradizioni più recenti legata addirittura a Lilith, la prima moglie di Adamo, demone della tempesta ma anche simbolo dell’emancipazione femminile. Ma rimanendo nella tradizione medio orientale, la ghul è un tipo di demone jinn che attaccherebbe i viandanti come appunto noi viaggiatori del cielo. La tradizione vorrebbe che si cibasse solo di morti, ma con il tempo la sua proverbiale fame cannibalesca è stata estesa dalla fantasia anche ai viandanti vivi, e nell’attuale cultura horror il ghul è un demone un po’ zombie e un po’ mutaforma che sarebbe quantomeno da evitare… Noi lo esorcizziamo tenendo ben presente che la stella Algol è una delle prime stelle variabili scoperte. È un sistema triplo le cui due stelle principali, Algol A e Algol B, si eclissano a vicenda. Ma ogni 2 giorni, 20 ore e 49 minuti, quando Algol B passa davanti alla sua compagna più luminosa la eclissa parzialmente per circa 10 ore, provocando un calo della luminosità apparente di poco più di una magnitudine, perfettamente apprezzabile anche ad occhio nudo. Deve essere stata proprio questa variazione periodica di luminosità ad aver attratto la fantasia degli antichi osservatori del cielo fino a farle attribuire il significato demoniaco. Passata la paura, non ci resta che tranquillizzarci e puntare lo sguardo verso il doppio ammasso di Perseo. Quasi al confine con la costellazione di Cassiopea, è ben visibile ad occhio nudo e sicuramente con un binocolo o un piccolo telescopio. H- e Chi- Persei distano da noi 7000 anni luce e tra di loro solo 800, hanno un’età di 19 milioni di anni il primo e 12,5 milioni di anni il secondo. I due ammassi meritano senz’altro un’osservazione, meglio sotto cieli bui e non rischiarati dalla presenza della luna.

Non distante dal doppio ammasso, e come quest’ultimo oggetto celeste appartenente al braccio di Perseo della Via Lattea, c’è una nebulosa molto particolare nella sua forma: la nebulosa Cuore, che con il suo speciale aspetto ci riappacifica con il mondo. È visibile solo con immagini a lunga posa e insieme alla vicinissima nebulosa Anima costituisce una zona di intensa formazione stellare. Insomma, un ottimo posto per una breve sosta ristoratrice e per ripartire con il nostro viaggio verso il cielo di questo mese.

La Luna è piena il 5 del mese, alle ore 14.19, all’ultimo quarto il 12 novembre alle ore 6.28, Luna nuova il 20 alle ore 7.48 e infine al primo quarto il 28 novembre alle ore 7.59.

Il giorno 10 il nostro satellite sarà in congiunzione con Giove, entrambi nella costellazione dei Gemelli. Visibili per tutta la notte, solcheranno il cielo indisturbati a partire dal loro sorgere dopo le 22 del 9 novembre. Il 29 del mese la Luna sarà invece molto vicina a Saturno. Visibili a partire dal crepuscolo verso sud-est fino al loro tramonto verso ovest dopo la mezzanotte.

Giove sarà ben visibile per tutta la notte e anche ben luminoso, sorgendo praticamente poco dopo le 8 di sera. Il suo diametro apparente aumenterà da 40’ ad inizio mese fino a 44’ a fine novembre, rendendolo il pianeta più osservabile in questo periodo e nei prossimi mesi.

Saturno ci accompagnerà alla sera, essendo visibile nella prima parte della notte. Transiterà al meridiano poco dopo le 21 a inizio mese e verso le 19:30 a fine mese. Al transito comunque resterà a circa una quarantina di gradi sopra l’orizzonte e quindi anch’esso ben visibile. La disposizione dei suoi anelli, sempre di taglio, affievolirà la sua bellezza di pianeta inanellato… ma così è. D'altronde dopo il furto al Louvre, chi ha il coraggio di mostrare così tanti anelli preziosi? Il giorno 21 Urano sarà in opposizione, prospetticamente non lontano dalle Pleiadi. È visibile per tutto il mese e di magnitudine di poco inferiore alla 6; è potenzialmente visibile anche ad occhio nudo, anche se con difficoltà.
Da non perdere per chi sogna lontani oceani ghiacciati di colore verde-blu a base di metano ed ammoniaca.

E per finire, dal 6 al 30 novembre lo sciame meteorico delle Leonidi potrebbe riservare qualche inaspettata sorpresa. Il picco cade nella notte tra il 17 e il 18 novembre. Quest’anno la Luna nuova favorirà l’osservazione.

Il corpo progenitore è la cometa periodica 55P/Tempel-Tuttle e l’attuale tasso è di circa 15-20 meteore all’ora. Le Leonidi lasciano una lunga scia verde-blu e i suoi strascichi di vapore possono permanere nel cielo, sotto forma di estesi anelli di fumo anche per diversi minuti. Nel novembre del 1833, le Leonidi hanno prodotto la prima grande tempesta di meteore dei tempi moderni, con un tasso di meteore che raggiunse le centomila meteore all'ora.

 

S O L E   L U N A
1 ottobre 7:09 18:54   7 ottobre Luna Piena 05h 47m
15 ottobre 7:24 18:30   13 ottobre Ultimo Quarto 20h 13m
31 ottobre 6:43 17:07   21 ottobre Luna Nuova 14h 26m
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 21 minuti   29 ottobre Primo Quarto 17h 21m
       

 

Se non sapete cosa fare dopo il tramonto e siete un po’ giù di corda, ci pensano due comete a rendere questo mese ricco di aspettative e speriamo anche di reali spettacoli celesti. Sappiate però che nulla è garantito, vista l’imprevedibilità di questi oggetti. Parliamo delle comete C/2025 A6 (Lemmon), scoperta nel gennaio di quest’anno, e C/2025 R2 (SWAN), scoperta lo scorso 11 settembre dall’omonimo strumento a bordo della sonda SOHO. Entrambe sono classificate come comete non periodiche, cerchiamo di osservarle adesso perché, a quanto attualmente stimato, sappiamo già che incontreranno nuovamente la Terra in epoche talmente future da dimenticarcene.

La cometa C/2025 A6 Lemmon, con un periodo di oltre un milione di anni, passerà al perigeo il giorno 21 ottobre, quando si troverà ad una distanza di circa 0,6 UA, cioè a 90 milioni di km da noi. Nei primi giorni del mese sarà immersa nelle luci del crepuscolo, essendo visibile da dopo il tramonto nella costellazione dell’Orsa Maggiore molto bassa sull’orizzonte nord-ovest. Poi passerà nella costellazione dei Cani da caccia a metà mese e successivamente la sua visibilità aumenterà fino al 21, quando transiterà nella costellazione del Bootes a partire dal tramonto del Sole poco prima delle 19 fino verso le 9 di sera sull’orizzonte ovest. In questi giorni, se la sua luminosità lo permetterà, sarà anche facile da trovare grazie alla presenza della stella Arturo, che ci indicherà la direzione verso cui guardare. Un binocolo o un telescopio potrebbe essere provvidenziale per poterla osservare al meglio.

L’altra, la cometa C/2025 R2 SWAN, con un periodo orbitale stimato di circa 22.500 anni, fra il 18 e il 21 ottobre passerà molto vicina alla Terra, a circa 39 milioni di km. Se la sua luminosità rimarrà piuttosto stabile, potrà diventare ben visibile anche ad occhio nudo. In ottobre la cometa attraverserà parecchie costellazioni, dalla Bilancia ad inizio mese, fino alla costellazione dell’Acquario a fine mese. Tra il 18 e il 21 ottobre, giorni di migliore visibilità, si troverà nelle costellazioni dello Scudo e al confine tra il Sagittario e l’Aquila. Volgete lo sguardo verso sud sud-ovest a partire da dopo il tramonto del Sole, fino al tramontare della cometa stessa. Anche in questo caso è consigliabile un buon binocolo e cieli lontani dalle luci cittadine e, naturalmente, un orizzonte libero da ostacoli. Nei primi giorni del mese la cometa sarà molto bassa sull’orizzonte e immersa nelle luci del tramonto. Poi con il passare dei giorni la sua osservabilità dovrebbe migliorare, sia per l’avvicinamento alla Terra sia perché angolarmente più distante dal Sole. E proprio dopo la metà del mese, approfittando anche dell’assenza della Luna, la cometa, dopo il tramonto, apparirà più alta sull’orizzonte e quindi osservabile per più tempo e con un cielo più buio, tramontando addirittura dopo le 23.

In questo mese la Luna sarà piena il 7 alle 05:47, all’ultimo quarto il 13 ottobre alle ore 20:13, Luna nuova il 21 del mese alle 14:26 e al primo quarto il 29 di ottobre alle 17:21.

Saturno rimane ancora per questo mese il pianeta osservabile per quasi tutta l’intera nottata, ben visibile di magnitudine 0,7 tra la costellazione dell’Acquario e quella dei Pesci. Con il passare dei giorni del mese anticiperà il suo sorgere e quindi anche il suo tramonto, culminando al meridiano a mezzanotte e mezza all’inizio e alle 21:20 alla fine del mese. Il giorno 5 verso la mezzanotte sarà vicino alla Luna quasi piena. Entrambi gli astri saranno ben alti sull’orizzonte in direzione sud.

Giove sarà visibile per tutto il mese nella seconda parte della notte. Con il passare dei giorni anticiperà di poco il suo sorgere, intorno alla mezzanotte. Di magnitudine -2,2 splenderà nella costellazione dei Gemelli facendo visita a Castore e Polluce. Il 14 del mese, all’incontro parteciperà anche la Luna.

Venere sarà ancora l’astro del mattino, ben visibile prima del sorgere del Sole verso est. Il 19 del mese sarà in congiunzione con una sottilissima falce di Luna decrescente. Entrambi gli astri saranno visibili a est bassi sull’orizzonte, intorno alle 6:30 del mattino.

Diamo ora uno sguardo alle costellazioni principali di questo mese, visibili soprattutto nelle notti senza il rischiarare del nostro satellite. Con lo sguardo alto sull’orizzonte e verso sud sono ben riconoscibili il grande quadrato di Pegaso e la costellazione di Andromeda alla sua sinistra. Poco distante rispetto ad Alpheratz, la stella in comune alle due costellazioni, è possibile osservare già ad occhio nudo e sicuramente con un binocolo la grande galassia di Andromeda.

Principale galassia del gruppo di galassie locale, dista da noi soltanto due milioni e mezzo di anni luce. In questa zona di cielo è possibile osservare un’altra galassia vicina: M33 - Galassia Triangolo nella costellazione del Triangolo. Anch’essa galassia del gruppo locale insieme alla galassia di Andromeda e alla nostra Via Lattea, dista da noi 2,9 milioni di anni luce mostrando la spettacolare struttura a spirale dei suoi bracci.

Spostando lo sguardo verso lo zenit incontriamo le bellissime Cassiopea e Perseo con il doppio ammasso stellare posizionato tra le due costellazioni. Mentre verso ovest le costellazioni estive stanno per tramontare, verso est sorgono quelle invernali e già nelle mezzanotti di ottobre la costellazione del Toro, con lo splendido ammasso delle Pleiadi e la costellazione dell’Auriga con la stella Capella stanno guadagnando il cielo precedendo la costellazione di Orione.

E proprio in questa ultima, per rimanere in tema cometario, è posizionato il radiante dello sciame meteorico delle Orionidi, con un periodo di attività dal 2 ottobre al 7 novembre. Il picco è aspettato nella notte tra il 20 e il 21 del mese. Questo sciame, originatosi dalla cometa di Halley, talvolta può anche dare origine a dei bolidi, ossia meteore più luminose di ogni altra stella o pianeta nel cielo.

Segnaliamo anche lo sciame delle Draconidi, formato da meteore spesso imprevedibili e che possono dare luogo a esplosioni spettacolari. Tuttavia il periodo di attività dal 6 al 10 ottobre, in concomitanza con la Luna piena, renderà difficile la loro osservazione.

Insomma, tra comete e meteore il 21 ottobre potrebbe essere una data astronomicamente memorabile. Speriamo soltanto che lo sia veramente, perché altrimenti, anziché parlarne, ci toccherà tornare a casa con la coda cometaria… tra le gambe.

Benvenute e benvenuti in agosto, il mese dello sciame meteorico più noto al mondo e originato dai detriti orbitali della cometa 109P/Swift-Tuttle.

 

S O L E   L U N A
1 agosto 6:05 20:31   1 agosto Primo Quarto 14h 41m
15 agosto 6:20 20:12   9 agosto Luna Piena 09h 55m
31 agosto 6:37 19:47   16 agosto Ultimo Quarto 07h 12m
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 16 minuti   23 agosto Luna Nuova 08h 06m
   31 agosto  Primo Quarto  08h 25m

 

Radiante dello sciame meteorico delle PerseidiBenvenute e benvenuti in agosto, il mese dello sciame meteorico più noto al mondo e originato dai detriti orbitali della cometa 109P/Swift-Tuttle. Stiamo parlando naturalmente dello sciame delle Perseidi. Con un periodo di attività dal 17 luglio al 24 agosto il picco di intensità dello sciame cade nella notte tra il 12 e 13 del mese. Per effetto della precessione degli equinozi, un paio di secoli fa il picco era concentrato il 10 agosto, motivo per cui vengono chiamate ancora oggi “lacrime di San Lorenzo”. In condizioni ideali si possono osservare anche un centinaio di Perseidi all'ora. Purtroppo, quest’anno la Luna disturberà la loro osservazione. La luce sempre intensa della Luna calante infatti ridurrà la visibilità delle meteore più deboli, ma quelle più luminose saranno visibili, comunque, soprattutto in luoghi di osservazione lontani dall'inquinamento luminoso. Per chi volesse esprimere più desideri, sarà importante continuare le osservazioni anche in giorni diversi da quelli del picco di intensità dello sciame. Le Perseidi saranno visibili fino al 24 agosto e a partire dal 16 agosto, la Luna, sorgerà progressivamente più tardi durante la notte, favorendo così migliori condizioni per l’osservazione. Per osservare le meteore bisogna stare parecchio tempo con lo sguardo al cielo. Per le Perseidi le ore migliori sono quelle comprese tra la mezzanotte e le prime ore del mattino, quando il Radiante delle Perseidi sarà più alto nel cielo, ma si potranno osservare anche prima della mezzanotte con la Luna che disturba meno le osservazioni.

E proprio la Luna sarà piena il 9 agosto alle ore 9 e 55, all’ultimo quarto il 16 del mese alle ore 7:12, Luna nuova il 23 del mese alle ore 8:06 e al primo quarto il 31 di agosto alle ore 8 e 25. Se vedete un bolide in cielo, meteora particolarmente brillante, e pensate sia una Perseide, in realtà potrebbe anche essere una K-Cignide, sciame attivo dal 3 al 25 agosto con un picco nella notte del 16. I desideri valgono ugualmente.

Se abbiamo la voglia e la costanza di alzarci presto al mattino, per tutto il mese di agosto possiamo assistere all’incontro di Venere con Giove. Prospetticamente in cielo si intende. Giorno dopo giorno Venere si avvicina sempre più al pianeta gigante e poi passandoci vicino sussurra qualcosa e poi se ne va. Cosa Venere abbia sussurrato a Giove non ci è dato saperlo, ma in questo passaggio, due giorni sono particolarmente interessanti: Il 12 del mese quando sono in stretta congiunzione e il 20 quando anche la Luna ci mette la sua sottile falce.

Ma andiamo con ordine. Il 12 agosto i due pianeti distano in cielo poco meno di un grado bassi sull’orizzonte Est. È possibile osservarli dalle 3 e 30, al loro sorgere, fino a poco prima delle 6, quando sorgerà anche il Sole. L’ora migliore di osservazione rimane comunque tra le 4 e mezza e le 5. Un binocolo o un piccolo telescopio a bassi ingrandimenti e largo campo permettono di vedere i due astri nello stesso campo. Venere, più brillante, splenderà di magnitudine -4 e Giove di magnitudine -2. Il 20 agosto invece in mezzo ai due pianeti ci sarà anche la Luna che mostrerà una falce sottile e perciò contribuirà ad un bellissimo panorama celeste. Verso est, tutti e tre nella costellazione dei Gemelli con Castore e Polluce ben visibili alla sinistra della Luna. Osservabili dalle 4 fino al sorgere del Sole, dopo le 5 si avrà la possibilità di osservare anche Mercurio più basso sull’orizzonte e trovabile prolungando in basso la linea congiungente Giove e Venere.

Saturno migliorerà la sua visibilità con il passare dei giorni. Sorgerà a inizio mese verso le 23 e a fine mese verso le 21 e quindi è possibile osservarlo praticamente per tutta la notte, transitando a metà mese al meridiano intorno alle 3 e 30.

L’asterismo del Triangolo Estivo, formato dalle stelle Deneb, Altair e Vega, ci accompagnerà per tutta la notte. Le costellazioni dello Scudo, dell’Aquila, del Cigno, di Cefeo e Cassiopea faranno da divisori tra le costellazioni verso nord-ovest quali Ercole, il Drago e la Corona Boreale, e quelle a sud-est quali Pegaso e Andromeda.

 

Fonte immagine: By Sanu N - Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=92821881

 

S O L E   L U N A
1 settembre 6:38 19:46   7 settembre Luna Piena 20h 09m
15 settembre 6:52 19:21   14 settembre Ultimo Quarto 12h 33m
30 settembre 7:08 18:55   21 settembre Luna Nuova 21h 54m
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 21 minuti   30 settembre Primo Quarto 01h 54m
       

 

Questo mese iniziamo dalla Luna, che sarà piena il 7 settembre alle ore 20:09, all’ultimo quarto il 14 del mese alle ore 12:33, Luna nuova il 21 settembre alle ore 21:54 e al primo quarto il 30 del mese all’1:54.

E proprio il 7, la Luna sarà eclissata dalla nostra Terra che le conferirà il tipico colore rosso scuro. La fase di ombra inizierà alle ore 18:27, la totalità inizierà alle 19:30, con il massimo dell’eclissi che avverrà alle ore 20:12 e la fine della totalità alle ore 20:53. La fase di ombra terminerà alle ore 21:56 e infine l’uscita dalla penombra sarà alle 22:55.

Purtroppo per il territorio italiano la Luna sorgerà con la fase di totalità iniziata da poco, ma avremo tutto il tempo per ammirare questa eclissi. La Luna si troverà bassa sull’orizzonte Est e potremo poi seguire tutta la fase di uscita dall’ombra con la Luna che guadagnerà una ventina di gradi in altezza sull’orizzonte Sud-Est. Cercate un posto con l’orizzonte libero e attendete al calar delle tenebre il sorgere della Luna rossa. Poi con la Luna eclissata, date uno sguardo alla stella luminosa quasi allo zenith e già che ci siete strizzate l’occhio a Vega.

Passata l’eclissi non ci resta che dare uno sguardo agli altri principali aspetti del cielo settembrino. Saturno, al confine tra la costellazione dei Pesci e quella dell’Acquario, è visibile per tutta la notte. Sarà in opposizione il 21 del mese. Questo è il periodo migliore per osservarlo. Un telescopio permetterà di osservare i suoi anelli, purtroppo ancora poco inclinati per essere apprezzati nella loro maestosa bellezza. Visibili prima dell’alba verso Est, Giove e Venere saranno gli astri del mattino. E anche questo mese, dal 16 in avanti, danzeranno insieme alla Luna decrescente.

Sarà ancora il periodo delle belle costellazioni estive che fanno da quinta alla Via Lattea, ancora perfettamente visibili dal diminuire delle ore di luce, man mano che passano i giorni del mese.

Proprio il 22 del mese, infatti, è l’equinozio di autunno e il giorno e la notte avranno uguale lunghezza. Il Sole in questo giorno sorge alle 7 del mattino esattamente a Est e tramonta alle 19 a Ovest. Se avete una bussola da controllare questo è il giorno più adatto.

Dopo la metà del mese, nelle notti senza Luna, potremo dedicarci all’osservazione di costellazioni meno appariscenti delle solite quali la costellazione di Pegaso, con il suo grande quadrilatero, e quella di Andromeda con la grande galassia M31 al suo cospetto. Inoltre più basse sull’orizzonte potremo osservare le costellazioni dell’Acquario e dei Pesci.

A parte la presenza di Saturno che sta transitando prospetticamente, questa zona di cielo non è particolarmente ricca di oggetti. Ma al confine tra la costellazione dell’Acquario e della Balena, c’è un oggetto celeste classificato come NGC 7727. Piuttosto debole, di 11a magnitudine e distante 89 milioni di anni luce, è un’isola celeste formata da una spettacolare collisione cosmica. È nata dalla fusione di due galassie, un evento iniziato circa un miliardo di anni fa. Al centro è presente la coppia di buchi neri supermassicci più vicini mai trovati, due oggetti destinati a fondersi in un buco nero ancora più grosso.

 

 

S O L E   L U N A
1 luglio 5:40 20:51   2 luglio Primo Quarto 21h 30m
15 luglio 5:50 20:46   10 luglio Luna Piena 22h 36m
31 luglio 6:04 20:32   18 luglio Ultimo Quarto 02h 38m
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 43 minuti   24 luglio Luna Nuova 21h 12m
       

 

Centro della Via LatteaSe vi state chiedendo – e so che ve lo state chiedendo da anni – dove si colloca nella volta celeste il centro della Via Lattea, questo è il periodo perfetto per scoprirlo. Posizionato prospetticamente ai confini della costellazione del Sagittario, all’incrocio con Ofiuco e lo Scorpione, il centro galattico (indicato dal cerchio rosso nell'immagine a sinistra) è ormai reso noto dall’immagine del buco nero supermassiccio Sagittarius A*. Per trovarlo basta identificare verso la mezzanotte sull’orizzonte Sud la costellazione del Sagittario o, meglio, l’asterismo della Teiera. Il beccuccio della teiera, appunto, indica poco più a destra proprio il centro della nostra Galassia. Questa zona del firmamento brulica di oggetti celesti. Per chi ha la fortuna di avere cieli poco inquinati dalle luci cittadine, e in nottate senza Luna, basta un binocolo per scoprire quanti ammassi e nebulose sono presenti in questa zona di cielo. E proprio qui si trovano bellissime nebulose che meritano attenzione.

La nebulosa Laguna o M8, la nebulosa Trifida o M20, entrambe fotografate recentemente nelle Ande cilene dai nuovi occhi dell’Osservatorio Vera Rubin, poi la Nebulosa Omega e la Nebulosa Aquila, tanto per citare le più appariscenti. E se di Via Lattea parliamo allora perché non percorrerla, magari dopo la metà del mese, quando la Luna non rischiara il cielo? Alzando lo sguardo da sud verso l’alto, incontriamo dapprima la costellazione dello Scudo, con il bellissimo l’ammasso stellare aperto M11 anch’esso visibile con un binocolo o un piccolo telescopio. Proseguendo incontriamo la costellazione dell’Aquila e verso lo Zenit le costellazioni del Cigno e della Lira che ci accompagneranno per tutta l’estate. Le loro stelle principali – Altair dell’Aquila, Deneb del Cigno e Vega della Lira – formano il triangolo estivo ben visibile già all’imbrunire. Vicino alla stella Deneb, c’è la nebulosa Nord America. Visibile solo in immagini a lunga esposizione, ha in effetti un’impressionante somiglianza, nella forma, al continente americano. Invece la testa del Cigno è formata dalla bellissima stella doppia Albireo. La prima è una stella di un colore arancio, mentre la seconda di un bellissimo colore verde-azzurro. Assolutamente da osservare al telescopio. Sempre camminando sulla Via Lattea e proseguendo con lo sguardo ben oltre lo Zenit, giriamoci verso nord per incontrare la costellazione di Cassiopea. E finalmente arrivando all’orizzonte Nord Nord-Est dove, in corrispondenza della costellazione di Perseo siamo rivolti all’opposto del centro galattico e quindi verso la periferia della Via Lattea. Zona, questa, particolarmente interessante nei mesi invernali.

La Luna è al primo quarto il 2 luglio alle 21:30, Luna piena il 10 del mese alle 22:36, ultimo quarto il 18 di luglio alle 2:38 e Luna nuova il 24 del mese alle 21:12. Le mattine del 20, 21, 22 e 23 luglio saranno particolarmente belle verso Est con una sottilissima falce di Luna che, con il trascorrere di questi giorni, si troverà prospetticamente vicino alle Pleiadi, a Venere e poi a Giove.

Venere sarà visibile da circa le 4 del mattino fino al sorgere del Sole ad Est, e Giove migliorerà di poco la sua visibilità dopo la metà del mese anche lui basso sull’orizzonte Est prima delle luci mattutine. Saturno sarà un po’ più visibile sorgendo verso l’1 ad inizio mese e verso le 23 a fine mese.

In un luglio non particolarmente ricco di eventi celesti, dedichiamo un pensiero al nostro satellite. Anche in questo mese, come nel mese scorso, la Luna piena sarà piuttosto bassa sull’orizzonte e quindi, al confronto con oggetti del panorama terrestre, ci sembrerà più grossa del normale. In realtà è una semplice illusione visto che addirittura il 5 luglio il nostro satellite sarà al punto più distante dalla Terra, e quindi la sua dimensione sarà leggermente più piccola. Buon luglio e buona passeggiata lungo la Via Lattea. E se avete foglia di scattare immagini della nebulosa Nord America o NGC 7000… speriamo che non dobbiate pagare i dazi!

 

Testo tratto da:             INAF TV - www.media.inaf.it/inaftv/ - edu inaf - www.edu.inaf.it - (Licenza CC BY-NC-SA 4.0)
Tabelle Sole - Luna:   Commissione Divulgazione UAI - Unione Astrofili Italiani -  http://divulgazione.uai.it/ - (Licenza CC BY-NC-SA 3.0)
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