S O L E   L U N A
1 gennaio 7:40 16:51   4 gennaio Ultimo Quarto 04h 30m
15 gennaio 7:38 17:05   11 gennaio Luna Nuova 12h 57m
31 gennaio 7:26 17:25   18 gennaio Primo Quarto 04h 53m
Nel corso del mese le giornate si allungano di circa 48 minuti   25 gennaio Luna Piena 18h 54m
       

Con la Luna che a inizio mese rischiarerà il cielo solo nella seconda parte della notte, potremo goderci, a partire dall’imbrunire, le bellissime costellazioni invernali. Verso sud Orione con la grande nebulosa, il Toro con le Pleiadi e i Gemelli, oltre che ben alte sull’orizzonte le costellazioni dell’Auriga e Perseo. Orione culmina al meridiano poco prima delle 23 a inizio mese e, data la sua facile identificazione, ci servirà da riferimento.

Confronto fra le dimensioni di Sirio A e del SoleProlungando le tre stelle della Cintura verso destra si potrà riconoscere Aldebaran, la stella principale e occhio del Toro, che ci indica la tipica V della costellazione. Mentre prolungando le stesse tre stelle verso il basso a sinistra non potremo che notare la stella più luminosa del cielo: Sirio, conosciuta anche come stella del Cane o Canicola, essendo in effetti la stella principale della costellazione del Cane Maggiore. Gli antichi egizi usavano questa stella per scandire l’inizio dei periodi caldi, la canicola appunto, da luglio ad agosto, quando Sirio sarebbe sorta poco prima del Sole e annunciando l’alluvione del Nilo. La stella Sirio ha una massa doppia rispetto a quella del Sole ma la sua forte luminosità, 25 volte quella della nostra stella, unita alla vicinissima distanza di soli 8,26 anni luce, la rendono la stella più luminosa del cielo sia boreale che australe. La sua temperatura superficiale di poco meno di 10.000 gradi la rende di un colore azzurro blu. Fate il confronto diretto con il colore rossastro di Betelgeuse ed arancione di Aldebaran, ma attenzione perché quando Sirio è molto bassa sull’orizzonte anch’essa può apparire rossastra, ma questa volta a causa dell’atmosfera. In realtà Sirio è un sistema binario. Mentre Sirio A, la stella più luminosa di magnitudine -1.47, è una stella di sequenza principale come il Sole, la compagna invece, Sirio B, è invisibile a occhio nudo essendo di magnitudine 8,44 ed è una stella nana bianca che ruota intorno a Sirio A con un periodo di 50 anni. A metà mese Sirio culmina al meridiano verso le 11 di sera e perciò questo è il mese migliore per osservarla, anche se, data la sua luminosità, ci cullerà per tutto il periodo invernale fino a inizio primavera.

Il cielo di gennaio è piuttosto popolato da ammassi stellari che possono essere facilmente osservati anche con un piccolo telescopio o un binocolo, meglio nelle notti senza Luna. Oltre alle Pleiadi, ben visibili e spesso scambiate per il Piccolo Carro, e le Iadi che circondano l’occhio della costellazione del Toro, nella costellazione dell’Auriga sono facili da osservare M36 di magnitudine 6,3 M37 di magnitudine 5,6 e M38, quest’ultimo di magnitudine 7,4. Più a sinistra, ai piedi della costellazione dei Gemelli, si trova M35 di magnitudine 5,3 e visibile in cieli bui anche a occhio nudo, con a fianco il più piccolo ammasso NGC 2158. Continuando la ricerca di ammassi aperti facilmente osservabili anche a occhio nudo, a sud di Sirio si può cercare M41 o ammasso del Piccolo Alveare, addirittura di magnitudine 4,3 nel Cane Maggiore e poi M44 o ammasso del Presepe, nella costellazione del Cancro.

In questo mese la Luna è all’ultimo quarto il 4 di gennaio, Luna nuova l’11, al primo quarto il 18 del mese, e Luna piena il 25 gennaio.

Giove è ancora brillantissimo nella prima parte della notte tramontando ben dopo la mezzanotte. La sua massima altezza sull’orizzonte sarà di poco meno di 60 gradi e quindi ben alto sull’orizzonte sud quando culmina al meridiano, verso le otto di sera a inizio mese e verso le sei alla fine del mese. Saturno si appresta a essere sempre meno visibile tramontando verso le nove di sera a inizio mese e alle sette e mezza alla fine. Venere sarà ben visibile all’alba splendendo di magnitudine -4. Tuttavia sarà sempre più vicino al Sole e quindi man mano sempre più difficile da osservare. Il giorno 8 Venere e la Luna con una sottilissima falce splenderanno molto vicine al mattino, osservabili bene ma basse sull’orizzonte est sud-est prima dell’alba.

Da segnalare per finire lo sciame meteorico delle Quadrantidi il cui picco è previsto per il 4 gennaio. Il quadrante, ossia la zona di cielo da dove sembrano, per effetto prospettico, provenire le stelle cadenti è situato tra la costellazione di Ercole e l’Orsa Maggiore e perciò visibile nella seconda parte della notte fino al mattino. Tuttavia è possibile scorgere le meteore anche in altre ore della notte. La Luna disturberà marginalmente le osservazioni dello sciame. Per questo inizio anno è tutto. Buone osservazioni!